Brescia, “revenge porn”: 10 persone a giudizio

Un 48enne chiamato alla sbarra per avere diffuso, su chat e via mail, filmati ed immagini hot di una dottoressa 40enne con cui aveva avuto una relazione.

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(red.) Una squallida storia che viene catalogata tra quelle di “revenge porn” e per la quale sono dieci le persone che compariranno in giudizio il prossimo novembre.

La vicenda prende le mosse da alcuni video hot che, tra il settembre del 2017 e la fine di febbraio dello scorso anno, sono stati fatti circolare su alcune chat di Whatsapp e che hanno come protagonista una dottoressa 40enne che lavorava a Brescia, allontanata poi dal posto di lavoro quando la vicenda dei filmati a luci rosse venne a galla. A diffonderli un bresciano di 48 anni con cui la professionista aveva avuto una relazione.

L’uomo dovrà comparire davanti al gup di Brescia il prossimo 17 novembre per rispondere di diffamazione oltre al reto di “revenge porn”. Insieme con lui altre dieci persone, tra cui un un agente di polizia locale della provincia di Torino, un ex calciatore delle rondinelle e due donne, una delle quali è la figlia di un noto allenatore di calcio. Quest’ultima deve rispondere anche del reato di sostituzione di persona perchè avrebbe creato un falso indirizzo mail con il quale avrebbe poi diffuso i video e le immagini erotiche della dottoressa.

 

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