Lombardia, sfiducia respinta dalla maggioranza compatta foto

Il risultato era scontato. La mozione contro la giunta Fontana per la gestione del Covid-19 ha ricevuto 49 no e 29 sì. Performance con scatoloni da trasloco del M5Stelle

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Non era certo inatteso il voto dell’aula della Regione Lombardia che martedì 8 settembre ha respinto la mozione di sfiducia al presidente Attilio Fontana per la gestione dell’emergenza Covid-19. Quello che invece ha lasciato perplesse le opposizioni è la risposta della maggioranza: nessuna autocritica, nessuna rilettura di quanto è successo, nessun cedimento al dubbio di aver sbagliato qualcosa.
“Oggi”, afferma un comunicato del Pd firmato da Gianantonio Girelli, “abbiamo assistito a una difesa ad oltranza, a tutto campo, di tutti i mesi precedenti. Anzi, a sentir chi governa questa regione la responsabilità della disastrosa gestione dell’emergenza Covid sarebbe da ricercare altrove. All’amarezza per l’incapacità di critica, rimane ancor di più il nostro impegno a chiedere chiarezza, il nostro pungolo a monitorare quanto sta avvenendo e la nostra intenzione di presentare proposte completamente innovative rispetto ad una gestione che rimane del tutto inadeguata al bisogno del momento”.
La mozione firmata dal Pd e dalle altre opposizioni è stata respinta con 49 no, l’intera maggioranza, e 29 sì.
Nel corso della discussione  il M5S Lombardia ha portato nell’aula del Consiglio regionale alcuni scatoloni da trasloco, ognuno etichettato con il nominativo di un assessore regionale e del presidente, per protestare sulla gestione dell’emergenza Covid.
Massimo De Rosa, consigliere regionale del M5S Lombardia, ha detto: “Nell’interesse dei lombardi, Fontana, i suoi Assessori e questa maggioranza devono andare a casa. Hanno dato prova per mesi di incompetenza e incapacità; non sono assolutamente in grado di gestire la nuova fase di pandemia e il rilancio della Lombardia. Cittadini e imprese non meritano di essere danneggiati ulteriormente da una amministrazione che non sa ammettere i propri errori, cambiare strategia e che pretende di avere l’autonomia senza sapere usare quella che già, per esempio nella Sanità. La Lombardia ha bisogno urgente di una visione di futuro”.

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