Processo Scarface, cinque condanne, otto assolti

L'inchiesta riguardava il riciclaggio di denaro attraverso le vincite al gioco del Lotto. La condanna più grave è stata quella a carico dell'imprenditore Francesco Mura, residente a Erbusco.

Brescia. Si è concluso con otto assoluzioni e cinque condanne (ma con pene inferiori rispetto alle richiesta della pubblica accusa) il processo per la cosiddetta inchiesta Scarface, per un presunto giro di riciclaggio di denaro attraverso le vincite al Lotto. L’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso era già caduta in precedenza.
La condanna più grave è stata quella a carico di Francesco Mura, imprenditore piemontese residente a Erbusco con interessi – tra l’altro – nelle televisioni. Per lui l’accusa aveva chiesto 12 anni, ma la corte gliene ha comminati cinque con la confisca di 222 mila euro degli oltre 10 milioni che gli erano stati sequestrati e che ora sono nuovamente per lui disponibili. Mario Mura è stato condannato a quattro anni, Gabriella Corsini a tre anni, Maria Dizioli ed Elisa Salerno a un anno e otto mesi.
Assolti con formula piena Attilio Barbi, Cristiano Barbi, Francesco Cantale, Nicholas Corsini, Massimo D’Anna, Sabrina Ferchichi, Andrea Ottaviani e Jinjie Xu.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.