Brescia, accusato di violenza sessuale all’ex moglie: assolto

Per la procura di Brescia «il materiale probatorio è insufficiente e contraddittorio per chiedere la condanna». L'uomo, un marocchino era alla sbarra per presunti abusi e maltrattamenti all'ex moglie, una connazionale, che non è stata ritenuta credibile nella versione presentata ai giudici.

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Brescia. Assolto perchè il fatto non sussiste. Si chiude in questo modo il processo di primo grado nei confronti di un cittadino marocchino accusato dalla ex moglie, una connazionale, di violenza sessuale, lesioni e maltrattamenti . A chiedere l’assoluzione, oltre ai difensori dell’uomo, la stessa procura poichè ha ritenuto che «il materiale probatorio è insufficiente e contraddittorio per chiedere la condanna».
Per il legale della donna, invece, il fatto che il matrimonio fosse durato poco sarebbe la prova più rilevante delle imputazioni a carico dell’uomo, respingendo anche l’accusa, formulata dall’imputato, che la sua assistita fosse venuta in Italia solo per ottenere il permesso di soggiorno e quindi trasferirsi altrove.
La ragazza aveva denunciato che l’ex coniuge la costringeva a rimanere in casa e a sottoporsi a rapporti sessuali contro la sua volontà. La difesa dell’uomo ha invece sottolineato come l’ex compagno avesse subito provveduto a fornire alla moglie una scheda telefonica per poter mettersi in contatto con familiari ed amici, prova della falsità dell’accusa che avrebbe voluto la giovane segregata e impossibilitata a comunicare all’esterno. Sul fatto che il marito le avesse detto di stare in casa era una raccomandazione formulata durante il periodo della pandemia, quando erano in vigore le sanzioni previste da decreto. Per quanto riguarda poi le accuse di presunta violenza sessuale, la difesa del nordafricano ha evidenziato come queste fossero state formulate dopo due mesi dai presunti abusi.

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