Rapì e costrinse la compagna a vagare nuda nel bosco, pena ridotta

Riduzione di sei mesi di pena in Appello per il 25enne pompianese che, nel marzo 2021, sequestrò e costrinse la fidanzata ad umiliarsi per un presunto tradimento.

Brescia. Riduzione di pena per Jonathan Satta, il 25enne di Pompiano accusato di avere rapito la fidanzata costringendola a vagare nuda nei boschi di Vestone (Brescia) perchè sospettava un tradimento da parte della donna.
La pena, nel processo di Appello, è passata da 30 mesi a due anni, mentre il legale del giovane ha presentato istanza per la revoca degli arresti domiciliari. Il 25enne doveva rispondere di violenza privata e lesioni e gli erano state contestate le aggravanti di aver commesso il fatto contro una persona convivente, la recidività dei comportamenti, di aver agito con crudeltà e per aver agito in continuazione con il reato di violenza privata.
Il 25enne ha già scontato 16 dei 24 mesi comminati.

La vittima delle violenze, in primo grado, aveva sorpreso i giudici ritrattando la versione fornita precedentemente e affermando di essersi inventata l’aggressione ed il rapimento perchè molto arrabbiata con il fidanzato che voleva andarsene di casa.
Una versione che non è stata creduta ma che ha fatto sì che si procedesse contro la donna per l’ipotesi di reato di falsa testimonianza.

 

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