Sfregiato con acido, «fu premeditazione»

(red.) Non sempre la violenza vede la donna vittima indifesa. Purtroppo ci sono anche fatti di cronaca in cui ogni tanto i due sessi recitano a ruoli invertiti. È passato più di un anno dalla vicenda, e le ferite da di William Pezzulo non sono ancora  guarite del tutto (tra poche settimane sarà sottoposto a un nuovo intervento di chirurgia plastica), lasciandolo però sfregiato, nel volto e nel corpo.
Ma i segni più profondi William li porta dentro. Era il 20 settembre del 2012, quando Elena Giulia Perotti e Dario Bertelli, gettarono un preparato a base di acido addosso al 26enne di Travagliato. E lo fecero con «fredda e preordinata intenzione». Lo sostiene il magistrato che il 1 luglio scorso ha condannato  i due con sentenza in primo grado a una pena di 10 anni. Le 30 pagine di motivazioni, in cui si spiega nel dettaglio la decisione, sono state ora depositate.
Una premeditazione testimoniata dai messaggi che la Perotti e Bertelli si scambiarono tramite cellulare prima del fatto. Alla donna sono però state riconosciute le attenuanti generiche del movente “vendicativo” e dello stato di gravidanza in cui si teneva. Attenuanti che non tolgono l’efferata crudeltà del gesto, di cui peraltro Bertelli non ha mai dato segno di pentimento. Anzi, in aula il 1 luglio contro il giudice,  Dario Bertelli aveva pronunciato frasi ingiuriose, continuando a reputarsi dalla parte del giusto. Ora però Bertelli dovrà pagare anche per questo: gli atti in cui si testimonia il fatto sono infatti stati depositati alla Procura di Venezia.