Sarezzo, il castello di Erode? “E’ abusivo”

In seguito ad una denuncia anonima il Tribunale di Brescia ha stabilito che la struttura del presepe vivente di Valle non ha rispettato la tempistica autorizzativa.

(red.) L’ “annus horribilis” del presepe vivente della Valle di Sarezzo si è concluso a picconate. Infatti, dopo gli innumerevoli atti vandalici, adesso è arrivata anche la sentenza del Tribunale di Brescia che ha stabilito l’abbattimento del castello di Erode, manufatto che fa parte del presepe vivente.
I giudici del Tribunale di Brescia si erano interessati al caso in seguito ad un esposto anonimo presentato nei mesi scorsi da un cittadino, il quale aveva segnalato il presunto abuso edilizio a Comune, Carabinieri e Procura della Repubbica. I giudici hanno deciso di archiviare il lato penale della vicenda, indicando anche la via d’uscita che garantisca un futuro sereno al presepe vivente di Valle, ovvero la ricostruzione del castello secondo tempi e procedure corrette. Al tempo stesso, però, hanno rilevato che la tempistica autorizzativa non era stata rispettata, ragione per cui è stato disposto l’abbattimento.
Il manufatto è stato costruito dai volontari del presepe su un suolo in parte comunale e in parte privato. I lavori di smantellamento sono già cominciati. Poi si ricostruirà.
Dunque il passaggio in Tribunale è stata l’ultima tappa di un’annata assai tribolata per il presepe di Valle, preso di mira da una serie di atti vandalici. Prima gli incendi, poi scritte ingiuriose (da “presepe di mafiosi” a “pagate l’Imu”) comparse sul castello di Erode, infine lo squarcio nel telo di copertura del punto ristoro che le migliaia di visitatori frequentano dopo aver visitato la casa dell’Annunciazione, il lago di Tiberiade, le case degli antichi mestieri e la grotta naturale che ospita la Sacra famiglia.
Nonostante la grande amarezza, il Gruppo di salvaguardia del territorio locale intende rispettare in pieno l’ordinanza dei giudici. Un atto di civiltà a dispetto dei tanti gesti incivili di cui il presepe è stato oggetto. Il sodalizio di promozione territoriale andrà avanti, anche se, come ha sottolineato il suo leader, Giuseppe Perini, il colpo morale è di quelli difficili da incassare.
Dal 1997 il Gstl (Gruppo di salvaguardia del territorio locale), in collaborazione con l’Amministrazione comunale, in due giornate riesce a richiamare nella Valle di Sarezzo oltre 7mila persone. Lo scorso Natale l’allestimento era slittato di alcuni giorni proprio a causa delle scritte ingiuriose comparse sul castello di Erode. Ma l’anno prossimo, come hanno assicurato i volontari, il presepe tornerà. Ed Erode avrà un suo palazzo tutto nuovo e pienamente in regola.

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