Racket dei night club, pene ridotte

Condanna ridimensionata per i sei autori del pestaggio a Manuel Ratti, la body guard del "Sesto Senso" aggredita sulla spiaggia d'Oro a Desenzano.

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(red.) Avevano pestato la body guard del “Sesto Senso”, un locale notturno di Desenzano (Brescia) perché lo credevano l’autore dei due roghi dolosi appiccati a due note discoteche gardesane, il Sesto Senso, appunto e il “Lele Mora House”.
Il violento pestaggio era avvenuto nella notte tra il 24 e il 25 aprile del 2008, sulla spiaggia d’Oro. Vittima dell’aggressione Manuel Ratti, sei i responsabili, a vario titolo dell’episodio che hanno ottenuto martedì uno sconto di pena rispetto alla sentenza di primo grado, perché sono venute meno alcune aggravanti che erano invece state contestate in precedenza.
Salvatore Aiello, Mario Stefano Sacco e Piervittorio Belfanti (sospensione condizionale della pena) sono stati quindi condannati in secondo grado ad un anno, dieci mesi e venti giorni; Leonardo Peschiera, Carmelo Anastasi e Walter Gervasi a un anno, sette mesi e venti giorni. In primo grado le pene erano state invece fissate tra i due anni e i tre mesi e i due anni e i sei mesi.
Leo Peschiera, noto imprenditore gardesano, Piervittorio Belfanti, ex socio di maggioranza del “Lele Mora House”, dopo due incendi dolosi avvenuti il 22 aprile in entrambi i locali individuarono, insieme con le altre quattro persone coinvolte nel procedimento penale, i presunti responsabili dei roghi, Ciro Aricò, pizzaiolo napoletano, risultato poi effettivamente essere l’autore materiale degli incendi, e Felice Cangiano (condannato a un anno e sei mesi per tentato incendio). Manuel Ratti venne identificato dal gruppetto come complice degli altri due e che venne brutalmente picchiato perché “confessasse”. La body guarda si è costituita parte civile nel procedimento.

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