Diffamazione, Ardigò deve versare 15mila euro

A titolo di risarcimento civile a favore dell'ex guardia forestale Adriano Banal. Caduta in prescrizione invece la condanna a 6 mesi di carcere per il sindaco di Tremosine.

(red.) Quindicimila euro di risarcimento per diffamazione. Tanto dovrà versare il sindaco di Tremosine (Brescia) Diego Ardigò all´ex guardia forestale Adriano Banal.
Lo ha stabilito lunedì la Corte d´Appello di Brescia, che ha quantificato l’importo, a seguito della prescrizione per il reato penale di diffamazione, per il quale il primo cittadino (già al centro di altre grane giudiziarie) rischiava una pena di sei mesi di reclusione.
I fatti risalgono al 2001 e hanno come oggetto l’appalto di alcuni lavori stradali commissionati dal comune gardesano.
Interventi per i quali la Procura, a seguito di alcuni esposti, aveva incaricato il Corpo forestale dello Stato di svolgere indagini. A capo di tale ispezione vi era Adriano Banal, ora in pensione.
Secondo quanto emerso, Ardigò avrebbe tentato di delegittimare l’operato dell’ispettore Banal (che aveva rilevato incongruenze nei lavori) inviando lettere diffamatorie al ministro, alla direzione della guardia forestale e in Regione all’indirizzo di Franco Nicoli Cristiani, allora assessore al Pirellone.
Da qui la denuncia per diffamazione e l´inizio del processo a carico di Ardigò, inizialmente accusato anche di abuso d´ufficio.
In primo grado, nel maggio del 2009, il sindaco è stato assolto dall’accusa di abuso d’ufficio, mentre è stato condannato a sei mesi di detenzione e a 15 mila euro di risarcimento civile per il reato di diffamazione.
Ardigò dovrà comparire nuovamente in tribunale il prossimo 23 aprile per un altro procedimento che lo vede sul banco degli imputati, perché indagato per violazione di norme antisismiche con altre persone.

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