Castenedolo, “Il Covid? Non esiste”: il caso del prof no vax

Succede alle scuole medie Leonardo Da Vinci di Castenedolo dove il docente di scienze e matematica esprime le proprie posizioni negazioniste in classe. Rivolta dei genitori.

(red.) Un professore di matematica e scienze “no vax” che invita gli studenti a diffidare della delle “false, illusorie e malsane regole preposte da organismi tutt’altro che dediti alla nostra sicurezza” e che, in una mail indirizzata all’Ufficio scolastico territoriale di Brescia, parla di “pandemenza”. Non solo, l’insegnante inviterebbe i propri alunni a non indossare la mascherina perchè nociva. Lo riferisce Il Giornale di Brescia nell’edizione odierna.

Succede alla scuole medie “Leonardo Da Vinci” di Castenedolo, dove la situazione ha scatenato le paure e la rivolta dei genitori, preoccupati per la “propaganda non vax” portata avanti dal prof, un supplente, non nuovo a questo tipo di atteggiamenti.
L’insegnante, infatti, iscritto nella graduatoria provinciale per le supplenze, con validità biennale e che verrà rinnovata nel 2022, ha già collezionato una serie di provvedimenti disciplinari per i suoi comportamenti.
Alla fine dello scorso anno scolastico era stato sospeso per un mese e dieci giorni, dopo quattro sanzioni disciplinari ricevute da due diversi istituti.

Il supplente, il mese scorso, aveva insegnato a Botticino, dove erano state riscontrate le stesse dinamiche, con gli studenti che, disorientati dalle parole del docente, riferivano della sua “linea” ai genitori.
A Breno era stato allontanato dall’Istituto superiore Tassara-Ghislandi, poichè non in possesso del green pass: una vicenda che era finita alla ribalta della stampa locale.
Le famiglie degli studenti hanno evidenziato che, rispettando le posizioni personali dell’insegnante in tema di vaccini, chiedono che le sue opinioni personali non vengano discusse nelle aule scolastiche e hanno inviato una missiva alla dirigente scolastica.
La situazione del professore “no vax” è nota all’Ust di Brescia, ma il docente, come è stato spiegato dal direttore Giuseppe Bonelli, non è licenziabile. L’insegnante è già stato sottoposto a diversi provvedimenti disciplinari ed invitato a modificare la sua condotta, cosa che, tuttavia, non sarebbe avvenuta.

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