Tpl, il Garda si chiama fuori dal piano scuole

I dirigenti degli istituti superiori gardesani dicono no al doppio ingresso degli studenti. Apertura, invece, dei presidi del Sebino Ovest.

(red.) Il territorio del Garda si chiama fuori dal doppio turno per gli ingressi degli studenti a scuola ed è fumata grigia per l’Agenzia Tpl.

I presidi “ribelli” del territorio (gli istituti superiori di Desenzano, Salò, Gardone Riviera, Lonato) sostengono che non vi sia infatti la necessità di scaglionare gli ingressi poichè è limitato il numero degli alunni che utilizzano i mezzi pubblici per recarsi a scuola.

Una “risposta” che ha fatto torcere il naso al presidente uscente dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico locale, Claudio Bragaglio, mentre più ottimista è la posizione del direttore dell’Ust, Giuseppe Bonelli dopo l’avvicinamento dei dirigenti del Basso Sebino Ovest dove alcuni presidi hanno accettato l’ipotesi del doppio ingresso.

Sul Garda, invece, l’ipotesi è quella, mal digerita dall’Agenzia Tpl, di iniziare il nuovo anno con un ingresso unico, in via sperimentale, e poi, valutando la situazione durante i mesi invernali, eventualmente cambiare i piani.

L’Agenzia per il trasporto pubblico locale ha a disposizione 35 mezzi, con i quali, tuttavia, non è possibile garantire il servizio nelle zone in cui viene applicata la turnazione degli ingressi.
Per questo motivo era stato sollecitato uno scaglionamento così suddiviso: il 60% degli studenti alle 8 e il restante 40% alle 9 o alle 10. Questo perchè, secondo la normativa anti Covid, i mezzi pubblici possono viaggiare solo all’80% della capienza.

Sul Garda, quindi, si prospetta una situazione di questo tipo: una volta raggiunta la massima capienza, gli studenti che non avranno trovato posto sugli autobus resteranno a terra e dovranno aspettare la corsa successiva. Il potenziamento (auspicato da tutti, ma non realizzabile a motivo dei costi non sostenibili), non ci potrà essere.

Intanto, per quanto riguarda il Sebino Ovest, martedì mattina, è fissato il primo dei cinque incontri disposti dall’Ust con i dirigenti di zona per valutare le linee guida da adottare.

 

 

 

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