Brescia, rientro a scuola ma con il doppio turno

Per l'avvio in presenza del nuovo anno scolastico appare inevitabile il ricorso ad ingressi ed uscite scaglionati negli istituti scolastici secondari.

(red.) TORNANO I CONTROLLORI SUI BUS Rivoluzione nel trasporto pubblico locale. Torna il controllore sui mezzi di trasporto pubblico e a terra. E’ quanto previsto dalle linee guida inviate dal ministero dei Trasporti al Comitato tecnico scientifico. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini in una intervista a Rainews24 perché quello del controllo è un tema “cruciale”.

In base alle indicazioni, inviate anche alle Regioni che dovranno poi costruire ciascuna il suo piano, il controllore dovrà verificare, si apprende, il biglietto ma anche la corretta applicazione delle misure anti-Covid, dalla capienza all’80% al distanziamento, fino al corretto utilizzo della mascherina. Sul Green pass per gli autisti Giovannini ha sottolineato che si tratta di un “tema complesso” e che la discussione è in corso.

Tra le altre indicazioni delle linee guida ci sono anche la differenziazione dell’orario di lavoro, le aperture di uffici e negozi, delle scuole e dei servizi pubblici, con ampie finestre di inizio e fine di attività, per prevenire i rischi di aggregazione. Per le scuole, si legge nel documento che circola, “risulta fondamentale l’attività dei Tavoli prefettizi”, per raccordare gli orari delle attività didattiche con quelli del trasporto pubblico locale. Viene quindi “fortemente auspicato” l’aumento delle corse, soprattutto durante le ore di punta.

TRASPORTO STUDENTI E il nodo Tpl arriva anche sul tavolo della Prefettura di Brescia che, insieme con Comune e Regione, è chiamato a predisporre il servizio in vista del prossimo ed imminente avvio di anno scolastico.

La soluzione più immediata e, anche inevitabile, appare quella di un ingresso a scuola su doppio turno per gli istituti secondari di secondo grado della città. Questo per consentire al 100% della popolazione studentesca di seguire le lezioni in presenza e scongiurare il ricorso alla Dad (didattica a distanza).

Il presidente dell’Agenzia per il trasporto pubblico locale, Claudio Bragaglio, riconfermato alla guida sino al 6 settembre per poter concludere le operazioni in corso, ha spiegato che i mezzi potranno viaggiare, ancora, solo all’80% della loro capienza, ovvero che sia le linee dei bus sia quelle della metropolitana leggera, potranno assicurare una percentuale fino all’80%, mentre la media per il trasporto extraurbano dedicato al trasporto studenti, è del 65-70% di capienza massima.
Questo impone, è stato spiegato, che gli ingressi e le uscite dovranno ruotare sul doppio turno, se si vorrò garantire la presenza di tutti gli studenti in aula.

Nel 2020 si è fatto ricorso ad un 8% di corse aggiuntive che sono costate 800mila euro, soldi che, al momento, appaiono di difficile reperibilità.
non solo, il piano è soggetto a continue modifiche ed adattamenti, in relazione alle nuove classi che si stanno formando proprio in queste settimane ed i dati in possesso dell’Agenzia sono ancora molto fluidi.

Intanto, anche il provveditore di Brescia, Giuseppe Bonelli, durante l’incontro per la consegna degli attestati ai presidi pensionati, ha ribadito che una scuola in presenza al 100% potrà esserci solo se le scuole organizzeranno il doppio ingresso e la doppia uscita, sia per questioni legate al trasporto pubblico, sia per questione di sicurezza nel rispetto delle normative anti Covid. Anche se il problema distanza interpersonale non appare più così stringente, tuttavia per il  diretto dell’Ust di Brescia è inevitabile che i dirigenti si attengano a criteri precauzionali che sono già stati messi in atto nel passato anno scolastico e che la Did (Didattica digitale integrata) entrerà in vigore in base alle regole stilate dai singoli istituti.

Anche la Provincia di Brescia sostiene l’ipotesi del doppio ingresso a scuola. Il presidente Samuele Alghisi ha sottolineato che il Broletto ha sostenuto spese per la scuola per un valore di due milioni e mezzo di euro soprattutto in tema di edilizia scolastica e di ampliamenti degli istituti secondari.

 

 

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