Assistenti ai disabili, prove di dialogo tra Loggia e Cgil

Dopo la protesta di martedì, l'amministrazione comunale ha aperto un tavolo di confronto con la sigla sindacale.

(red.) La querelle tra gli operatori scolastici assistenti ai disabili e il Comune di Brescia, dopo il presidio di martedì mattina davanti agli uffici di via Repubblica, si arricchisce di una nuova pagina.

“Il presidio  tenuto ieri (martedì, ndr.) con gli operatori per l’integrazione agli alunni disabili ha dato i suoi primi frutti: l’Amministrazione comunale  ha prontamente convocato la scrivente organizzazione sindacale aprendosi di fatto ad un tavolo di confronto”.

Lo scrive, in una nota, Fp Cgil Brescia che sottolinea: “Abbiamo apprezzato questa disponibilità e la delegazione sindacale ha esposto ancora una volta le ragioni dell’iniziativa di mobilitazione, ovvero: riconoscere l’effettiva professionalità con il giusto inquadramento contrattuale, la garanzia di un adeguato e certo monte ore contrattuale, un percorso continuo di formazione qualificata e qualificante, la costituzione di un tavolo di monitoraggio periodico sulla qualità del servizio offerto ai cittadini più fragili e il rispetto dei diritti normativi e contrattuali dei lavoratori”.

Il confronto, viene sottolineato dalla sigla sindacale “E’ stato difficile poichè abbiamo riscontrato che tra gli operatori e l’Amministrazione c’è un diverso approccio sulla natura e sui contenuti di questo fondamentale servizio”.

“Alle motivazioni prevalentemente tecniche ed economiche che l’ Amministrazione ha manifestato per motivare la ragione dei contenuti del bando”, la Cgil ha “portato l’inoppugnabilità dell’evoluzione di questa professione dal punto di vista teorico e pratico, riconosciuta dagli utenti e dalle loro famiglie e dal contesto scolastico in cui operano”.

In particolare, sottolinea la segreteria bresciana di avere apprezzato la attenzione a due tematiche care al sindacato dei lavoratori, cioè “il corretto inquadramento contrattuale in D1, su cui l’Amministrazione si è impegnata ad un approfondimento di merito ed economico” e “l’importanza di attivare un tavolo di monitoraggio sull’andamento dell’appalto per discutere sulle criticità emergenti in corso d’opera che veda la presenza della rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori”.

“Rimane fermo”, conclude la Fp Cgil,  “il nostro impegno a monitorare attentamente il raggiungimento di risultati concreti tenendoci pronti a riprendere la mobilitazione anche con il coinvolgimento delle famiglie interessate e della cittadinanza”.

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