(red.) Una sfida ad essere creativi lanciata agli Istituti superiori della provincia di Brescia per illustrare la cultura della sostenibilità dal punto di vista delle nuove generazioni. È lo spirito del concorso intitolato a Cesare Trebeschi, “L’arte del bene comune. La sostenibilità vista dai giovani” giunto al termine con la cerimonia di premiazione che si è svolta giovedì nel salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia. Presenti il sindaco Emilio Del Bono, il presidente della Provincia Samuele Alghisi e Marco Marini, sindaco di Cellatica, insieme ai familiari dell’avvocato e ai promotori dell’iniziativa: Acque Bresciane, Associazione Artisti Bresciani, Laba, le Fondazioni AIB, ASM, Brescia Musei, Cogeme e Sipec, che hanno lavorato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale rappresentato dal direttore Giuseppe Bonelli.
30 le opere presentate dalle 16 classi partecipanti, 6 i lavori premiati nelle rispettive categorie, lavori individuali e lavori di classe, scelti da una giuria presieduta da Massimo Tedeschi, presidente dell’Associazione Artisti Bresciani, e affiancata da Renato Corsini, presidente di Macof.
Il concorso è stata l’occasione per portare tra i giovani la testimonianza della straordinaria figura di Cesare Trebeschi, del suo impegno civile, della statura morale, della lungimiranza che come amministratore lo ha portato a lavorare con uno sguardo visionario rivolto al futuro e ad essere un innovatore in ambiti diversi. Il tratto caratteristico sul quale i ragazzi sono stati chiamati a riflettere è proprio la sua capacità di anticipare i tempi nell’elaborazione di un concetto come quello della sostenibilità, inimmaginabile nella Brescia a cavallo tra gli anni 70 e 80 nel pieno dello sviluppo delle sue fabbriche.