Coronavirus e scuola, Lombardia: alle superiori la Dad fino al 24 gennaio

Sconcerto nel mondo bresciano che si era preparato a partire dall'11 tra orari scaglionati e trasporto pubblico.

(red.) Nel momento in cui durante gli ultimi giorni di vacanze natalizie dal Governo centrale era arrivata l’indicazione che gli studenti delle scuole superiori sarebbero potuti tornare a fare lezione in presenza almeno al 50% dal prossimo lunedì 11 gennaio, ieri sera, giovedì 7 gennaio, dalla Lombardia è invece arrivata una doccia fredda che riguarda ovviamente anche i 58 mila studenti bresciani. Niente da fare: per altre due settimane, almeno fino al 24 gennaio, tutte le superiori dovranno continuare a fare lezione a distanza. Questo è quanto scritto in una nota del Pirellone diffusa ieri in serata.

“Preso atto delle valutazioni e delle risultanze di carattere sanitario, connesse all’attuale diffusione del Covid, condivise con il Comitato Tecnico Scientifico lombardo – si legge – la Regione Lombardia ha assunto l’orientamento di proseguire le lezioni per le scuole secondarie di secondo grado con la didattica a distanza al 100%. La decisione sarà formalizzata con un’ordinanza e resterà in vigore fino al 24 gennaio”. Una nota alla quale, sempre in serata, è seguito anche l’intervento del governatore Attilio Fontana dal proprio profilo di Facebook. “Non possiamo permetterci un’altra falsa partenza sulla scuola, con un apri e chiudi che non fa bene né a studenti né ai dati sanitari. Prendiamo questo tempo sia per ulteriori valutazioni sull’andamento del virus in questo primo mese del 2021, sia per mettere in campo nuovi e concreti provvedimenti per supportare la ripartenza in sicurezza”.

Una notizia che in qualche modo era attesa visto che la Lombardia è una delle regioni italiane dove la situazione del contagio è più preoccupante. Ma il fatto che sia arrivata di sera e all’improvviso ha destato sconcerto nel mondo scolastico bresciano che tra l’altro si era già preparato tra orari scaglionati e trasporti pubblici. E proprio sul fronte del trasporto, che è il vero punto critico, per il momento si dovrà di nuovo tornare al servizio pre-scolastico con corse urbane ed extraurbane garantite ma ridotte e che potranno essere utilizzate dagli studenti che dovranno per forza andare in classe se fanno laboratori o per altre esigenze.

Tuttavia, si aggiunge un’altra preoccupazione. Nella giornata di oggi, venerdì 8 gennaio, l’Istituto Superiore di Sanità si ritroverà per analizzare una serie di dati epidemiologici che indurranno a stabilire entro il fine settimana i colori per le varie regioni a partire dall’11 gennaio e almeno fino al 15, quando scadrà l’attuale dpcm. In questo senso, la Lombardia dovrebbe essere inserita in fascia arancione, ma non è escluso che gli ultimi dati aggiornati possano trascinarla in quella rossa. Che vorrebbe dire non solo studenti delle superiori in didattica a distanza, ma anche per le seconde e le terze medie, mentre in classe potrebbero andare solo quelli delle elementari e della prima media.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.