Azione: “Per la scuola nuovi spazi di connessione e più dialogo con Tpl”

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(red.) Riconversione temporanea delle sale lettura in hub di connettività e nuovi canali di comunicazione tra dirigenti scolastici, Comuni, Province ed aziende di trasporti, per avere dati precisi sulle esigenze locali di spostamento scuola-casa: queste le proposte presentate oggi, mercoledì 23 dicembre, dal gruppo tematico Istruzione di Brescia in Azione (Albertina Corbelli, Giancarlo Maculotti, Federico Scanzi, Emiliano Gozzoli, Chiara Padula), coordinato da Lorenzo Rovati.

TECNOLOGIA
Il Bonus-tecnologia stanziato recentemente dal Governo è solo una parte del lavoro necessario per permettere a tutte le famiglie numerose e meno abbienti di far fruire ai figli la didattica impartita telematicamente. Se anche alcune fasce di scuole riusciranno a ripartire dopo le feste, il problema sarà destinato a rimanere, soprattutto nelle piccole comunità.
Proposta. Riconversione temporanea delle sale lettura in punti-connessione a cui possano fruire gli alunni e gli studenti che faticano a trovare privatamente i mezzi tecnologici.
“Vorremmo creare dei luoghi controllati, assolutamente sicuri, che permettano ai più svantaggiati di godere delle infrastrutture necessarie per usufruire della didattica a distanza. Si avrebbe, peraltro, come beneficio trasversale la possibilità per molti ragazzi di avere degli stimoli e responsabilizzarsi rispetto alla realtà che stiamo vivendo. Sarebbe un modo efficace di coniugare l’istruzione all’imprescindibile necessità per i ragazzi di socializzare”.

TRASPORTI
L’organizzazione del trasporto pubblico è unanimemente considerato uno degli aspetti maggiormente critici della situazione attuale, in quanto il sovraffollamento nei mezzi di trasporto si è rivelato uno dei principali motivi di contagio e diffusione del virus. La crescita dei contagi non era inevitabile ed è stata causata in gran parte dalla mancanza di sufficienti risorse investite nei trasporti pubblici.
Proposta. Creare o potenziare i canali di comunicazione tra dirigenti scolastici, comuni, province ed aziende di trasporti, per avere dati precisi in relazione alle esigenze locali di spostamento scuola-casa, in modo da sviluppare una rete di trasporto razionale, efficiente e sicura al servizio degli studenti.
“Perché non creare un’infrastruttura comunicativa tra istituzioni ed azione di trasporto per permettere un’efficace organizzazione del trasporto pubblico? Mancano linee guida nazionali efficaci ed adatte a poter essere applicate nella complessa realtà bresciana. Serve più autonomia ai singoli istituti, anche da questo punto di vista. Altrimenti, l’eventuale apertura delle scuole è destinata a durare pochissimo”.

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