Ritorno a scuola, Brescia Musei e Vittoriale si aprono alle lezioni

Le proposte di fare lezione fuori dalle scuole e in spazi più ampi incassano pareri favorevoli dalla provincia.

(red.) Questa mattina, sabato 6 giugno, alla Camera dei Deputati è atteso il voto finale dopo una maratona notturna per convertire in legge il decreto Scuola con cui consentire agli studenti di ritornare, in tutta sicurezza, a settembre a fare lezione tra i banchi e dopo mesi di didattica a distanza. Tra le varie proposte emerse dal decreto al quale ha lavorato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, ci sono anche divisorie in plexiglas tra i banchi e lezioni che potrebbero durare non più un’ora come di consuetudine, ma 40 minuti. E a margine del testo di legge, però, ci sono anche alcune proposte avveniristiche. In particolare, la possibilità che gli studenti e insegnanti facciano lezione nei musei, nei cinema e nei teatri.

Un’idea che sta raccogliendo consensi nel territorio bresciano da chi si dice di stare già valutando come organizzarsi. Su questo fronte il direttore della Fondazione Brescia Musei Stefano Karadjov e il presidente del Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera Giordano Bruno Guerri, interpellati dal Giornale di Brescia, si dicono favorevoli. Il direttore di Brescia Musei, Fondazione che in città gestisce l’intero patrimonio museale con, tra gli altri, il Santa Giulia e il Parco archeologico di Brixia Romana, dice di aver già contattato l’ufficio scolastico provinciale per capire come muoversi. Si parte da un presupposto: viste le regole sul distanziamento sociale e le limitazioni stringenti, nei musei per forza di cose ci saranno meno visitatori.

E visto che gli studenti in gita, nell’ambito del programma formativo, raggiungono spesso i musei con i loro insegnanti, l’attività potrebbe diventare fissa. L’idea ancora tutta da valutare, è centrata sul Museo di Santa Giulia che avrebbe gli spazi sufficienti. Ma senza dimenticare anche il teatro Grande o il Centro teatrale bresciano. Una soluzione sicuramente più economica rispetto alla costruzione di nuovi spazi scolastici più ampi, ma si spera anche in un fondo del Ministero per farsi rimborsare eventualmente i costi di allestimento delle aree di lezione.

E quindi non è remota la possibilità che gli studenti possano fare lezione con sullo sfondo un palcoscenico o opere d’arte invece della classica lavagna. Una soluzione, quella di fare lezione fuori dalle scuole, che troverebbe d’accordo anche Giordano Bruno Guerri del Vittoriale. Il parco intorno alla casa-museo di Gabriele d’Annunzio potrebbe ospitare fino a 1.000 studenti al giorno e con la possibilità di apprendere non solo in mezzo al verde, ma anche all’interno del teatro e con la barca e il lago sullo sfondo. Ipotesi suggestive ma che potrebbero diventare concrete da settembre.

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