Lezioni per soli stranieri alla Manzoni
Le insegnanti chiedono assistenza per due classi prime dell'elementare bresciana che non hanno alcun un italiano. "Difficile lavorare così".
(red.) Il nuovo anno scolastico è iniziato lunedì 14 settembre, ma già è scoppiata la polemica all’istituto elementare Manzoni di Brescia, in città. Il problema è che le uniche due classi prime che si sono formate, di 17 e 18 alunni, hanno solo stranieri che non parlano l’italiano. I primi a lamentarsi sono gli insegnanti, dal momento che non possono fare lezione verso chi è arrivato da poco in Italia e non conosce la lingua. Per questo motivo chiedono assistenza di altri docenti che possano comunicare con cinesi, indiani, pachistani, moldavi, filippini e dello Sri Lanka presenti nelle due classi.
La scuola bresciana da tempo è riconosciuta per l’alto numero di stranieri, ma questa volta si tratta di un record, nemmeno un italiano. Il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Mario Maviglia ha detto che saranno dedicate ore e insegnanti alla vicenda, anche se dal prossimo anno tutti gli studenti stranieri potrebbero essere riuniti in una sola scuola. Sul tema è intervenuto anche il segretario nazionale della Lega Nord Matteo Salvini che propone di mettere insieme italiani e stranieri nella stessa aula per permettere maggiore integrazione.
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