All’Istituto Don Milani la Cina è più vicina

Sabato 25 ottobre, a Montichiari, taglio del nastro dell’Aula Confucio, spazio didattico per lo studio della lingua e della cultura cinesi.

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(red.) Sabato 25 ottobre all’Istituto Don Milani di Montichiari (Brescia) si tiene la cerimonia di inaugurazione dell’Aula Confucio, uno spazio didattico per lo studio, la conoscenza e la divulgazione della lingua e della cultura cinesi, realizzati in collaborazione con l’Istituto omonimo.
L’appuntamento è alle  11, quando la manifestazione viene aperta dalle note della banda municipale di Montichiari che suonerà gli inni nazionali cinese ed italiano. Quindi il saluto del sindaco Mario Fraccaro, che è anche il dirigente scolastico del Don Milani. Dopo il taglio del nastro alle 11,30 sono in programma una esibizione di arti marziali e un altro intervento musicale della banda. Al termine della mattinata buffet per tutti.
«Da ormai 11 anni la nostra scuola prevede nel percorso curricolare del Liceo Linguistico l’insegnamento del cinese» ha spiegato il preside Mario Fraccaro. «Attualmente le classi del linguistico sono 12 e gli studenti che seguono la lingua cinese sono 165. Per essi è ora a disposizione questo spazio appositamente previsto per rafforzarne l’insegnamento e l’apprendimento».
Solo tre scuole superiori in Lombardia sono coinvolte in questo progetto dell’Università Cattolica; oltre al Don Milani, anche il Lunardi di Brescia e il Tosi di Busto Arsizio. Fra gli scopi dell’iniziativa Fraccaro segnala «il rafforzamento della mutua comprensione e conoscenza tra studenti cinesi e italiani, la formazione di insegnanti cinesi a livello locale, l’organizzazione di scambi fra cinesi e italiani con la creazione di borse di studio annuali, semestrali e trimestrali per i nostri studenti».
Nell’Aula Confucio nei prossimi mesi verranno organizzati anche corsi extracurricolari pomeridiani e serali di lingua e cultura cinese, rivolti non solo agli studenti dell’Istituto, ma anche alla popolazione del territorio. In programma anche seminari e workshop tenuti da esperti di cultura cinese (corsi di calligrafia, intaglio della carta, pittura cinese, arti marziali, cerimonia del tè).
Per realizzate tutte queste attività sono stati stanziati 30mila euro iniziali per configurare l’ambiente specifico più altri 20mila per le spese di attuazione e i sussidi. Inoltre ci sarà la possibilità di avere al Don Milani un insegnante curricolare di madrelingua cinese a carico dell’Istituto Confucio.
Alla manifestazione di sabato hanno assicurato la propria presenza un rappresentante dell’Associazione degli imprenditori cinesi di Brescia e la direttrice dell’Istituto Confucio presso l’Università Cattolica, prof.ssa Sai Han.

 

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