Questa non è una città per laureati

Ai bresciani non piace studiare. Solo l'8,4% ha una laurea. Quasi un terzo dei dottori è residente in città. Lumezzane fanalino di coda con il 4,7%.

(red.) I laureati? A Brescia non sono molti. Anzi.
Secondo i dati diffusi dall’Istat, nella nostra provincia, seppur con livelli diversi sul territorio, la formazione universitaria non sembra essere una priorità.
Nel 2011 gli italiani laureati erano il 10,8%.
Ad aver ottenuto il titolo accademico, sono soprattutto le donne – 3milioni 300mila, cioè l’11,4% della popolazione – meno, invece, gli uomini, 2milioni e 700mila, cioè il 10,8% della totalità.
Dei 6 milioni di dottori italiani, un milione sono lombardi. Di questi, quelli che vivono in provincia di Brescia sono solo 97mila 551. Il numero, rapportato alla popolazione provinciale, rappresenta un misero 8,4%.
Se si confrontano i dati bresciani con quelli lombardi – 11,2% di dottori – e nazionali – 10,8% – è evidente il deficit nella formazione universitaria della nostra provincia.
Il Comune più colto è quello di Brescia, dove risiede quasi un terzo degli accademici, pari al 16,8% dei cittadini. Tra i paesi, quelli con il maggior numero di residenti che hanno studiato sono Desenzano (13,8%), Salò (13,6%), Gussago (10,5%) e Concesio (10,4%).
Fanalino di coda, invece, Lumezzane con un misero 4,7% di popolazione laureata, preceduto da Travagliato (4,8%), Calcinato (4,9%), Cazzago San Martino e Carpenedolo (5,6%)

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