I Prof in pensione tornano in cattedra

Il progetto del Comune chiama a raccolta ex docenti e professionisti per aiutare i bambini stranieri con integrazione e alfabetizzazione.

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(red.) Soldi proprio non ce ne sono. E allora, che fare? Creare una rete di collaborazioni che contribuisca a migliorare la situazione nelle scuole.
L’assessorato all’Istruzione del Comune di Brescia ha chiamato a raccolta, giovedì 19 dicembre, associazioni di genitori e rappresentanti eletti nei consigli d’istituto per un incontro preliminare al progetto di aiuti per gli studenti.
L’idea, ora, è quella di riuscire a coinvolgere docenti e professionisti in pensione interessati a offrire ai ragazzi bresciani le loro competenze in una nuova forma di volontariato.
Una volta raccolte le adesioni al progetto, il Comune stilerà un elenco dal quale le singole scuole bresciane potranno attingere per dare sostegno a tutti quei progetti bloccati dalla mancanza di fondi.
Nella fattispecie, si tratterebbe di aiutare gli studenti stranieri – numerosissimi, circa 1 ogni 4 ragazzini, nelle primarie e secondarie di primo grado di Brescia – nei processi di alfabetizzazione. Senza dimenticare, ovviamente, l’appoggio pratico al lavoro svolto dagli insegnanti in classe e la promozione, più in generale, dell’integrazione, attuata anche attraverso la conoscenza delle radici della comunità bresciana.
A questo punto, quindi, si aspettano solo le candidature dei volontari.
Secondo l’assessore Roberta Morelli, è fondamentale «intervenire immediatamente nelle situazioni critiche, nelle quali la situazione ambientale impedisce ai bambini la normale attività didattica».

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