UniBs, il risparmio è servito… a mensa

Il consiglio d'amministrazione dell'ateneo ha rivisto le tariffe per il servizio di ristorazione. Meno costi per gli studenti delle fasce di reddito più basse.

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(red.) Nuove tariffe per la ristorazione studentesca all’ateneo di Brescia.
I nuovi prezzi sono in vigore dal 4 novembre sia per il Centro ristorazione del Campus sia per i punti convenzionati della città, dove gli studenti possono utilizzare il badge elettronico con cui vengono gestiti i buoni pasto. Le nuove tariffe prevedono una riduzione dei costi dei pasti. «L’Ateneo, nonostante il calo continuo dei fondi di finanziamento statale», ha ricordato il Rettore Sergio Pecorelli, «ha voluto dimostrare la propria attenzione nei confronti degli studenti impegnando proprie risorse per interventi a sostegno del diritto allo studio, per servizi di qualità e di sempre maggiore efficienza. Questo in un momento di particolare difficoltà economica, trasversale a molte fasce sociali e che non deve tuttavia limitare il
diritto di accesso agli studi universitari».
La mappa delle riduzioni evidenzia una diminuzione delle tariffe per la mensa più incisiva per le prime tre fasce di reddito, oggetto di intervento del diritto allo studio, ed in maniera meno marcata per la quarta fascia, fuori dall’area dei sostegni legati al merito e alla situazione reddituale-patrimoniale ma tuttavia a tariffazione ridotta rispetto al costo reale del servizio. Sulla base di questo approccio, è stato possibile proporre pasti, sia interi (primo+ secondo+contorno+acqua) che ridotti (senza acqua o menù equivalenti) con un risparmio medio del 7% rispetto alle tariffe previgenti relativamente alle prime tre fasce. Se prima un pasto intero, per gli studenti inseriti nella I fascia, aveva un costo complessivo di 3,00, a partire dal prossimo 4 novembre il prezzo si ridurrà di 20 centesimi.
Un esempio? Uno studente collocato in seconda fascia e fuori sede, con possibilità di consumare 2 pasti al giorno dal lunedì al venerdì, potrà avere un risparmio medio sul menù intero di 0,60 euro al giorno, pari a 3 euro alla settimana, che per una media di 46 settimane all’anno corrispondono ad un risparmio di 138,00 euro. E l’Ateneo ha anche pensato ai week-end, con una diminuzione per un pasto intero consumato presso il Campus di 2 euro che corrispondono ad un risparmio massimo di 368 euro per i 92 fine settimana passati lontani da casa. In totale, oltre 50o euro di economie sul bilancio dello studente, da investire in cinema, teatro, viaggi e ogni altra attività ricreativa, o semplicemente da risparmiare.

 

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