Concorso presidi, Aprea: “No a ripieghi”

L'assessore regionale è intervenuta sul blocco dell'esame per dirigenti scolastici. "400 vincitori in attesa di risposte. Senza le nomine troppi istituti scoperti".

(red.) Sulla vicenda non ancora conclusa del concorso per dirigenti scolastici, bloccato (anche a Brescia) per il sospetto che la trasparenza delle buste in cui erano stati inseriti gli elaborati potesse consentire la riconoscibilità dei partecipanti, ha preso posizione l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea, rispondendo a una mozione presentata in Aula consiliare.
“Siamo in stretto contatto con l’Ufficio scolastico regionale”, ha spiegato l’assessore, “perchè, a seguito della sentenza che speriamo positiva, si possa consentire l’avvio dell’anno scolastico 2013-2014 con i nuovi dirigenti in servizio”. “Ciò che non potremo accettare”, ha proseguito Aprea, “sono soluzioni di ripiego, che mettano in crisi la funzionalità e la qualità della scuola lombarda e che vedano la nostra regione sottoposta a mobilità forzose pur di avere la funzionalità minima”.
“Partiamo dalla constatazione che, se quest’anno i posti da dirigente vacanti sono 500”, ha sottolineato l’assessore Aprea, “il prossimo anno saranno quasi 700 e tutti dovranno essere coperti da personale di ruolo: proprio perchè siamo una delle Regioni più virtuose d’Italia e abbiamo proceduto responsabilmente a una razionalizzazione del sistema scolastico non possiamo accettare di avere nemmeno una sede senza dirigente”.
“Per un problema di buste che ‘astrattamente’ avrebbero potuto mettere in discussione l’anonimato dei partecipanti”, ha detto l’assessore Aprea, “si annullano gli enormi sforzi fatti dagli oltre 400 vincitori e si lascia la scuola lombarda in una situazione grave, con più di un terzo delle scuole lombarde senza dirigente”.
L’assessore regionale ha ribadito che, in pieno accordo con l’Ufficio scolastico regionale e i sindacati, “L’attuale situazione della reggenza non possa che essere transitoria, perchè dirigere un’istituzione scolastica è un lavoro impegnativo e non consente al dirigente di dividersi su due istituzioni”.
In questi ultimi anni anche in Lombardia si sono attuate le norme previste dalla riforma per il dimensionamento degli istituzioni scolastici con un numero medio di 950 studenti. “Oltre ad aumentare l’efficienza del sistema”, ha aggiunto Aprea, “si è rafforzato il ruolo della scuola autonoma nei confronti dei propri interlocutori. Istituti di questo tipo, con oltre cento dipendenti, necessitano di un dirigente competente e presente”.
Ciononostante, altri rinvii hanno portato al giugno 2013: “Lo scorso 4 giugno”, ha ricordato l’assessore Aprea, “vi è stata l’attesa udienza alla VI Commissione del Consiglio di Stato, per discutere il merito relativo al ricorso. L’Avvocatura dello Stato ha richiamato i due pareri tecnici forniti per l’amministrazione dal Poligrafico dello Stato e, su incarico del presidente della VI sez. Giorgio Severini dal prof. Teodoro Valente, Università La Sapienza. Secondo entrambi tali pareri il valore medio di opacità delle buste non era inferiore al 96 per cento, più che sufficiente a mantenere la riservatezza dei dati anagrafici contenuti nelle buste”. “Aspettiamo la sentenza con fiducia” ha concluso l’assessore.

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