Calini e Arnaldo “autogestiti” e “occupati”

"Autunno caldo" anche a Brescia per le proteste degli studenti che hanno dato vita alle prime manifestazioni contro i tagli all'istruzione. Giovedì corteo in città.

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(red.) un “autunno caldo” anche nelle scuole bresciane che protestano per i tagli al fondo Istruzione imposti dal Governo Monti.
In città hanno preso il viaoccupazioni e le autogestioni di alcune scuole. Da martedì  il liceo classico Arnaldo è in autogestione, mentre nel pomeriggio il liceo scientifico Calini ha avviato l’occupazione dell’istituto di via Montesuello.
Attese per le prossime ore anche le decisioni dei conisgli scolastici di Gambara, De Andrè, Leonardo e Olivieri.
Gli studenti, poi, torneranno a protestare in piazza giovedì 6 dicembre.
Il corteo partirà da piazza Garibaldiper dirigersi poi verso l’ufficio scolastico provinciale di via S. Antonio, a Mompiano. La manifestazione bresciana rientra in «#6D strike again», giornata di mobilitazione promossa a livello nazionale da studenti medi e universitari.
In piazza anche il Kollettivo degli Studenti in Lotta e il Collettivo Universitario Autonomo , che già era sceso in piazza mercoledì 14 novembre, insieme ai lavoratori per dimostrare il proprio rifiuto nei confronti delle politiche  d’austerity del governo tecnico di Monti.
“Le istituzioni”, si legge in una nota, “hanno dimostrato ancora una volta che l’unica risposta  che sono in grado di dare sono le manganellate: ciò è stato dimostrato  dalla forte e violenta repressione delle forze dell’ordine, che non sono  però riuscite a placare la rabbia dei manifestanti“.
Scendiamo in piazza”, viene spiegato, “per opporci al ddl Aprea, che prevede l’introduzione  di rappresentanti esterni e privati all’interno delle scuole con la  conseguente riduzione dell’autonomia di esse. Scendiamo in piazza per pretendere il miliardo di euro che lo stato deve  alle scuole pubbliche italiane, un milione e 500 mila solo a Brescia”. Il corteo partirà alle 9 da piazza Garibaldi e potrebbe arrivare in via Sant’Antonio, sede del Provveditorato, al grido di “Stay choosy, stay rebel”.

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