Gli studenti bresciani di nuovo sui banchi

Dopo 17 giorni di vacanza riprende l'attività scolastica in tutti i gradi dell'istruzione per 190mila bambini e ragazzi. La prossima pausa fra tre mesi, per Pasqua.

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(red.) Questo lunedì suona la campanella per 190mila studenti bresciani delle scuole materne, elementari, medie, superiori e Cfp (Centri di formazione professionale) che tornano sui banchi dopo ben 17 giorni di vacanze per le festività natalizie.
Dopo ben 17 giorni di vacanze natalizie quindi da lunedì tutti torneranno a scuola.
Per la prossima pausa dalle lezioni si dovrà attendere fino a Pasqua quando le scuole chiuderanno nuovamente per sei giorni, da giovedì 5 a martedì 10 aprile.
Alunni a casa anche lunedì 30 aprile, vigilia della Festa del Lavoro (1 maggio). Secondo il calendario regionale, elementari, medie, superiori e Cfp termineranno le lezioni sabato 9 giugno 2012. Mentre nelle scuole materne il termine sarà venerdì 29 giugno.
Gli esami di Maturità inizieranno mercoledì 20 giugno, con la prima prova scritta.
Il mensile Tuttoscuola riassume numeri e problemi chiave del pianeta scuola. Sono 209.603 i docenti iscritti nelle graduatorie a esaurimento. Per l’innalzamento dell’età pensionabile che riduce i posti vacanti e per il possibile concorso a cui dovrebbe andare una fetta dei posti disponibili, ci vorrà molto tempo per svuotare completamente le graduatorie.
In molte province serviranno, soprattutto per i docenti di scuola dell’infanzia, decenni. E certamente il maxiconcorso ventilato da Profumo (saranno ammessi anche i non abilitati? si riserveranno più posti ai precari?) sarà uno dei temi caldi.
I docenti statali che hanno raggiunto entro lo scorso 31 dicembre i requisiti di età e di anzianità contributiva per lasciare il servizio con le vecchie regole sono poco meno di 30 mila. Tuttoscuola stima che se ne andranno da settembre 2012 in 25 mila.
Centotrenta mila persone, tra prof e Ata, sono interessati agli scatti di anzianità. Profumo nell’incontro sindacale prenatalizio ha dato per quasi certa l’erogazione per il secondo anno consecutivo degli scatti di anzianità già abrogati con le manovre del 2010. Il Ministero dell’economia dovrà accertare le disponibilità all’interno della quota del 30% di risparmi destinati alla valorizzazione professionale e dare l’ok.
Poco meno di 600 mila ragazzi affronteranno quest’anno l’esame di licenza: 554 mila della scuola statale, 24 mila della paritaria. Le scuole, dopo un biennio di esperienza, chiedono che l’esame sia alleggerito, a cominciare dalle due prove scritte di lingue. Questo quindi potrebbe essere l’ultimo anno con 4 prove scritte interne, oltre alla prova scritta nazionale.
Quest’anno si presenteranno all’esame di Stato 476.901 candidati. Rinviata sine die l’ipotesi di una prova scritta nazionale avanzata dal ministro Gelmini.
Per il prossimo anno scolastico sono previsti, secondo Tuttoscuola, gli inserimenti in scuole statali di circa 195 mila ragazzi disabili (nel 2011-12 sono stati poco più di 191 mila). E saranno nominati circa 97 mila docenti di sostegno, di cui alcune centinaia per effetto di sentenze del Tar. Il rapporto sarà circa di due alunni disabili per ogni docente di sostegno, ma vi saranno regioni nelle quali il rapporto sarà ben più favorevole come, ad esempio, la Campania (1,68) e altre con un rapporto molto al di sopra della media nazionale (Lazio 2,38).
Aumentano gli alunni stranieri: nel 2011-12 risultano iscritti in 711 mila; l’anno prossimo potrebbero essere 30 mila di più e quelli nati in Italia si avvicinano ormai al 50% del totale di studenti stranieri.
La legge 111 ha previsto un ridimensionamento delle scuole del primo ciclo che dovrebbero ricostituirsi in istituti comprensivi con una popolazione media di mille alunni. Il Miur ha calcolato una riduzione complessiva di 1.300 istituzioni, passando perciò dalle attuali 7.210 a 5.910 dal prossimo settembre. Per questo ridimensionamento, non tutti coloro che vinceranno il concorso a preside (2.386 posti disponibili) a settembre potrebbero trovare subito posto. Lo scopo di questa sforbiciata e’ fare cassa: per ogni scuola soppressa il Miur ha calcolato un minor costo per il posto di dirigente pari a 54 mila euro all’anno e 36 mila per il Dsga. In caso di accorpamento di due istituzioni scolastiche, oltre a un posto in meno di dirigente e uno di Dsga, in media si perde un posto di assistente amministrativo (25 mila euro). Il che porta a un totale risparmiato di 115 mila euro all’anno. I piani regionali del nuovo dimensionamento dovranno essere varati entro il 31 gennaio 2012.

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