Palazzolo sull’Oglio, riparte la riabilitazione alcologica

(red.) Si comunica che dal 9 febbraio 2022 è nuovamente attivo il Reparto di riabilitazione alcologica presso l’ospedale Mellino Mellini di Palazzolo sull’Oglio (Brescia) gestito da Fondazione Richiedei in collaborazione con la Cooperativa di Bessimo ONLUS chiamata ad occuparsi della parte psico-educativa dei destinatari dell’offerta sanitaria.

IL REPARTO E I DESTINATARI:
Il reparto, attivato da oltre dieci anni grazie ad un innovativo accordo pubblico/privato tra ATS Brescia e Fondazione Richiedei è l’unico servizio nel suo genere attivo nella provincia di Brescia, con sede in via Mario Sgrazzutti 1, propone servizi di riabilitazione alcologica con disintossicazione, anche tramite percorso farmacologico, offrendo 15 posti letto a persone con problemi di dipendenza da alcool ma anche poliassuntori – senza distinzione di sesso ed età – e proponendo un percorso standard di 4 settimane modellabile sulla singola esigenza.
Il Ricovero può venire prescritto dai Servizi per le Dipendenze (SerD), dai Servizi Multidisciplinari Integrati (SMI), dai Nuclei Operativi Alcologia (NOA). L’equipe del reparto è composta da medici, psichiatri, psicologi, infermieri, educatori, riabilitatori e operatori socio-sanitari ed è diretta da quest’anno dal dr. Ignazio Di Fazio, quale Direttore dell’intera Struttura di Geriatria e Riabilitazione Alcologica della sede di Palazzolo sull’Oglio.

IL PERCORSO:
Durante il ricovero, oltre ad intervenire sui delicati e spesso insostenibili sintomi conseguenti alla intossicazione da alcol e/o altre sostanze, verrà fornita la possibilità di iniziare a progettare e a sviluppare specifici percorsi motivazionali, di cura e riabilitativi.
Percorsi motivazionali e riabilitativi che potranno consentire alle persone per le quali il consumo di sostanze è arrivato a condizionare i diversi aspetti personali, relazionali, sociali, economici e lavorativi, di rinforzare le capacità personali nel riconoscere i meccanismi che caratterizzano le dipendenze di fronte all’alto rischio di recidive, stimolando altresì competenze relazionali e sociali che consentano di sperimentare soddisfacenti condizioni di vita all’interno delle quali il consumo di alcol e/o sostanze possa risultare marginale o assente. Se possibile, durante il ricovero verranno coinvolti anche i famigliari o gli affetti dei pazienti al fine di fornire anche a loro adeguate competenze utili al buon esito del percorso riabilitativo.

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