Riforma sanitaria, Girelli (Pd): “Ora dovrà essere rivotata in consiglio”

(red.) “Anche da una prima superficiale lettura delle carte si evince chiaramente che le modifiche alla legge regionale di riforma sanitaria chieste dal governo non sono i dettagli annunciati dall’assessore Moratti. Si tratta di rilievi di sostanza, non di forma. A partire dalle case di comunità”. Lo dichiara il consigliere regionale del Pd e coordinatore forum sanità del Pd Lombardo Gianni Girelli a commento dell’intervento in aula della vicepresidente Moratti, chiamata dalle opposizioni di centrosinistra a riferire sui rilievi avanzati dal governo alla legge di riforma della sanità lombarda. “Il ministero, infatti, nel rilevare che nella riforma sono stati sostituti i termini Pot e PreSST con ‘ospedali di comunità’ e ‘case di comunità’, suggerisce, allo scopo di escludere che la conversione sia soltanto nominale, di specificare che le strutture operino nel rispetto delle vigenti previsioni e in coerenza con quanto disposto dalla missione 6 del Pnrr”.

“Inoltre”, prosegue Girelli, “la riforma presuppone che le case di comunità possano essere gestite esclusivamente dai medici di medicina generale (Mmg) e dai pediatri di libera scelta (Pls) ma, secondo la missione 6 del Pnrr, ‘la casa della comunità sarà una struttura fisica in cui opererà un team multidisciplinare di Mmg, Pls, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute e potrà ospitare anche assistenti sociali’. Quindi, secondo le indicazioni del Pnrr, i Mmg e i Pls opereranno nell’ambito del nuovo modello organizzativo delle case di comunità unitamente ad altri professionisti dipendenti e convenzionati con il Servizio sanitario nazionale e per questi non è esplicitamente prevista alcuna specifica responsabilità gestionale”.
“Per ottenere il via libera del governo la legge dovrà essere sottoposta nuovamente al voto del consiglio regionale. Ci auguriamo, alla luce di quanto emerge dalla corrispondenza tra governo e Regione, che almeno in quella occasione la giunta non ostacoli, nei tempi e nei modi, la discussione”, conclude Girelli.

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