Poliambulanza, numeri da record in tempo di Covid
Nonostante il calo dell’attività complessiva, oltre 60mila gli accessi al Pronto Soccorso nei primi mesi della pandemia.
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(red.) Numeri da record quelli registrati dalla Poliambulanza di Brescia durante i primi due mesi della pandemia, nel 2020.
Nonostante il calo dell’attività complessiva, a causa del rinvio delle operazioni procrastinabili per far fronte all’emergenza, l’ospedale bresciano ha registrato un primato: 60.300 sono stati gli accessi al Pronto Soccorso, tra i più alti in Lombardia.
Ridotte drasticamente le prestazioni non a carattere di urgenza: nel 2020 il numero dei ricoveri è diminuito del 14,3% e l’attività ambulatoriale ha subito una riduzione del 9,8% rispetto all’anno precedente.
Complessivamente sono stati registrati 379.000 accessi, mentre sono circa 2.700 i bambini nati in Poliambulanza.
In diminuzione del 30% il numero di accessi al Pronto Soccorso, con un calo del 12% i codici rossi trattati (la media è di 5 codici rossi al giorno).
Nel 2020 sono stati effettuati investimenti straordinari per 10,9 milioni di euro, la parte più significativa relativa agli investimenti per fronteggiare l’emergenza Covid e al completamento del nuovo blocco operatorio cardiovascolare “Alessandra Bono” con sala ibrida.
Per quanto riguarda invece i lavoratori, il 95% è assunto con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.
Diversi i corsi di perfezionamento, finanziamenti per l’istituzione di posti aggiuntivi presso le Scuole di Specialità di Medicina e master.
Nel 2020 sono stati 80 gli specializzandi che hanno frequentato in forma continuativa Poliambulanza, provenienti da varie scuole di specialità di tutt’Italia.
“Il bilancio dell’anno appena trascorso – afferma Mario Taccolini, Presidente di Fondazione Poliambulanza – riporta alla memoria le difficoltà che ci siamo trovati ad affrontare, causate dallo spaesamento dettato dalla novità di un nemico di cui non si sapeva nulla. Eppure, è proprio nei momenti di maggiore difficoltà che a volte si è disposti a dare di più. È così che la macchina organizzativa di Poliambulanza si è messa in moto per la gestione più funzionale possibile dell’emergenza, mentre tutto il personale si è attivato, anche a rischio di mettere in pericolo la propria vita, con un encomiabile senso di professionalità e umanità verso il paziente. Dal bilancio è emerso che nel picco pandemico il rapporto tra pazienti Covid ricoverati presso la nostra struttura e dipendenti è stato superiore a 1. Un dato molto alto, da cui si evince l’impegno gravoso richiesto, a cui nessun operatore si è sottratto”..
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