Vaccini antinfulenzali, “per Brescia dotazione troppo scarsa”

Spiega Girelli (Pd): "Le vaccinazioni previste - circa 280mila - sono ampiamente sottodimensionate rispetto alla popolazione".

(red.) Gianni Girelli, consigliere regionale bresciano del Partito Democratico, ha chiesto lumi sulla fornitura dei vaccini nella provincia di Brescia. “Con la recrudescenza dei contagi da Covid19, prevista e prevedibile, e con la stagione influenzale alle porte, la Lombardia non ha ancora una chiara pianificazione vaccinale. Non solo nella tempistica, ma soprattutto nella capacità di copertura: a fronte di una stima di circa 5 milioni di cittadini che avrebbero diritto e bisogno di un’immunizzazione dai virus dell’influenza soprattutto quest’anno, la Regione ha acquistato solo 2,8 milioni di vaccini (il numero è complessivo delle dosi per adulti e bambini).

Se da questi dati tentiamo una proporzione per la nostra provincia, che da sola rappresenta il 10 per cento degli abitanti dell’intera regione, le vaccinazioni previste – circa 280mila – sono ampiamente sottodimensionate rispetto alla popolazione. Basta leggere i numeri e fare le somme. Se complessivamente i minori bresciani tra 0 e 18 anni sono 227.326 (i bambini tra 0 e 6 anni sono 74.387) e gli over 60 sono 355.326, è del tutto evidente che già così la copertura prevista è insufficiente. Soprattutto perché mancano all’appello tutti gli altri che avrebbero diritto alla profilassi, ovvero le persone fragili tra 6 e 59 anni, le forze dell’ordine e gli operatori sanitari.

Ai ritardi e alla sottostima dei numeri per la profilassi, si aggiunge la deplorevole gestione di ben 10 gare per l’acquisto di cui la metà non andate a buon fine per errori nel prezzo a base d’asta, per revoche e mancanza di offerte. La Lombardia alla fine è arrivata a pagare fino a 26 euro a dose, una cifra 5 volte superiore a quella spuntata da altre regioni. La nostra Provincia è stata duramente colpita nei mesi più bui della pandemia. Senza una chiara strategia, siamo molto preoccupati per le settimane che ci aspettano”.

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