Calvisano, Vito D’Angelo non risponde al gip

(red.) Non ha risposto alle domande del gip Vito d’Angelo, 46enne di Castel Goffredo (Mantova), responsabile dell’omicidio di Luca Zanella, 34 anni, ucciso la sera della vigilia di Natale a San Felice di Calvisano, in provincia di Brescia. L’interrogatorio di convalida, tenutosi martedì mattina nel carcere di Mantova, è durato poco più di cinque minuti, dato che il 46enne, difeso dall’avvocato di ufficio Maria Fernanda Bozzola, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
L’assassinio è avvenuto sabato intorno alle 19,30, nella stalla della cascina Pandolfi in cui la vittima lavorava. Vito D’Angelo ha sparato quattro colpi di pistola, regolarmente detenuta per fini sportivi, colpendo il suo rivale. L’arma del delitto, per ammissione dello stesso omicida, sarebbe stata buttata nel fiume Chiese. Al momento non è stata trovata dagli inquirenti, che l’hanno cercata vanamente.
Mercoledì, intanto, all’Ospedale Civile di Brescia è fissata l’autopsia sul corpo di Luca Zanella. Dall’esame autoptico si attendono risposte di tipo balistico sui colpi di pistola ch ehanno raggiunto il 34enne e se sia stato  sparato o meno il colpo di grazia.
Effettuato anche lo Stub (l’esame sui residui di polvere da sparo) sulle mani  e sugli indumenti di D’Angelo, reperti che sno stati inviati ai Ris di Parma.
Il giudice delle indagini preliminari di Mantova Dario De Luca ha convalidato il fermo e disposto la custodia in carcere di Vito D’Angelo, ma il fascicolo è stato inviato a Brescia, sede naturale dell’inchiesta, dove a ore potrebbe arrivare anche l’indagato.