Bresciano fa strage in Honduras

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trujillo.gifFolle di gelosia picchia la moglie, ammazza la figlia e i due figliastri. Poi si uccide.


(red.) Un cittadino italiano originario della provincia di Brescia, il commerciante 44enne Paolo Esposito, residente da una quindicina d'anni a Trujillo, una cittadina di circa 30 mila abitanti sulla costa caraibica nel Nord dell'Honduras dove gestiva un negozio di alimentari, ha pestato selvaggiamente Delia Fernandez, la donna honduregna con cui viveva, ed ha ucciso a colpi di pistola la loro bambina e i due figli di primo letto della sua compagna. Poi si è suicidato. Esposito era originario di Rivoltella di Desenzano, poi è vissuto a Verona e la sua famiglia si era in seguito trasferita a Brescia città, dove ancora vivono il padre Raffaele, l'ex moglie e un altro figlio.
L'assassino ha compiuto la strage in preda a una crisi di gelosia e dopo aver fatto una violentissima scenata alla compagna, dalla quale si era separato da qualche tempo. Domenica, Delia Fernandez lo aveva denunciato per ''violenza familiare e aggressione''. Qualche ora prima, infatti, Esposito si era recato in una discoteca sulla spiaggia dove si trovava la donna, trascinandola fuori dal locale e picchiandola. Poi l'aveva lasciata tramortita per terra, forse credendola morta. Lei era stata soccorsa e aveva avuto la forza di denunciato alla polizia prima di essere ricoverata in ospedale per le lesioni subìte.
Dopo la denuncia, la polizia di Trujillo si era recata nell'abitazione di Esposito, un villino nel barrìo Limonar, una zona residenziale della cittadina. Per entrare gli agenti hanno dovuto sfondare la porta e hanno trovato i corpi senza vita dei tre ragazzi e quello dell'uomo. Prima il bresciano ha ammazzato i due figliastri, Leonardo di 12 anni e Laura di nove; poi la piccola Valeria di cinque anni. Dopo aver ucciso i tre bambini colpendoli con una pistola calibro 9 mentre dormivano nei loro lettini, l'uomo si è sparato in bocca.

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