Incidente mortale di Gavardo, amico indagato si fa storie su Instagram foto

Il 19enne che guidava la Seicento è accusato di omicidio stradale. Si riprende col cellulare dopo l'incidente.

(red.) Si chiamava Moustafa Marin, conosciuto dagli amici come “Marcello”, il 18enne che ha perso la vita in ospedale dove era stato ricoverato mercoledì sera 5 febbraio subito dopo essere rimasto vittima di un’uscita di strada a Soprazocco di Gavardo, in Valsabbia, nel bresciano. Alla guida di quella Seicento che intorno alle 20,45 si è schiantata contro un cipresso in via Corti, all’altezza di una curva nei pressi del cimitero, c’era un 19enne che ora è indagato per omicidio stradale. E nell’opinione pubblica incute una certa riflessione, se non sgomento, per quanto ha fatto nelle ore precedenti e persino nei minuti successivi all’incidente.

Infatti, già dal pomeriggio partendo dall’alto lago di Garda e poi scendendo verso la Valsabbia e Gavardo ha pubblicato sul proprio profilo Instagram una serie di storie video in cui mostra ogni volta diversi aperitivi che stava consumando. Ma non solo, perché subito dopo lo schianto ha postato altri video con un fermo immagine della sua Seicento che saluta (“Addio Seicento” si sente nell’audio) e persino all’interno dell’abitacolo dei mezzi di soccorso (“Sono ancora qua, sono sopravvissuto. Tanto rispetto per i soccorsi e vigili del fuoco”). E non è chiaro se al momento anche di riprendersi con il cellulare inquadrando le proprie ferite sapesse delle gravi conseguenze, poi mortali, dell’amico.

Sembra che la vettura, in quella prima serata, andasse avanti e dietro sgommando in direzione di Gavardo e forse anche per lo stato alcolico (tutto da verificare) del conducente dopo quel pomeriggio trascorso tra gli alcolici. Di certo l’auto ha sbandato finendo contro l’albero dalla fiancata destra dove si trovava il passeggero per poi girarsi su se stessa prima di finire in mezzo alla carreggiata. In via Corti gli agenti della Polizia stradale di Darfo hanno svolto i primi rilievi, facendo anche il test dell’alcol e della droga al 19enne che subito dopo l’incidente è stato visto vagare nelle vicinanze. L’amico neo maggiorenne, invece, era stato subito estratto dall’abitacolo dai vigili del fuoco ed era stato condotto all’ospedale di Gavardo in condizioni disperate e dove poco prima delle 22,30 ne è stato constatato il decesso.

Residente a Soprazocco di Gavardo, lascia la madre Tatiana. Ieri, giovedì, c’è stato un mesto pellegrinaggio verso la sala del commiato di Salò dove gli amici di “Marcello” hanno voluto salutare il 18enne e stringersi intorno alla madre. Nel frattempo il magistrato, appurata la dinamica, ha già concesso il nulla osta al funerale che sarà celebrato domani mattina, sabato 8 febbraio, alle 9 nella chiesa di San Bernardino a Salò. Alla Poliambulanza di Brescia in codice giallo è invece finito il 19enne automobilista residente con la famiglia da poche settimane a Polpenazze e dopo aver vissuto diversi anni a Calvagese. Come detto, è indagato per omicidio stradale e nel caso in cui il test dell’alcol e della droga dovesse rivelarsi positivo la sua posizione potrebbe aggravarsi.

Anche sulla base delle video storie che nel frattempo sono state rimosse dal suo profilo social. Gli amici rimarcano come il 19enne spesso abbia postato dei video su Instagram. E’ di buona famiglia, con la madre che lavora in Comune a Polpenazze e il padre in un’azienda. Gli inquirenti stanno ricostruendo, grazie al materiale video già acquisito, il suo percorso partito già dal pomeriggio davanti al Grand Hotel Villa Feltrinelli di Gargnano e fino a Toscolano Maderno e una serie di altri bar prima di approdare in serata a Gavardo dove è avvenuta la tragedia.

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