Pirati della strada, due morti a settimana

Crescono le vittime nel primo semestre del 2012. Dal 1° luglio un investimento ogni due giorni. E la Lombardia detiene la "maglia nera" con 86 episodi.

(red.) Si allarga la forbice fra il calo degli incidenti stradali e l’incremento delle piraterie, che nel primo semestre 2012 aumentano ancora del 33%. Gli esperti dell’Osservatorio il Centauro-Asaps, l’Associazione sostenitori della Polstrada, hanno censito 461 episodi, con 57 morti, due in più dello stesso semestre dello scorso anno (+4%) e 564 feriti (+35%). Ma ad oggi le vittime sono già salite a 74, con 17 morti da pirateria solo dall’1 luglio al 5 agosto. Come dire, più di due morti e 22 feriti per ogni settimana e uno ogni due giorni nel cuore dell’estate.
Una di queste vittime è una anziana signora bresciana, investita e uccisa da un pirata della strada (arrestato e poi scarcerato) a Roè Volciano. La donna, Maria Zoli, 93 anni, stava camminando, appoggiata al suo bastone, sul ciglio della strada quando è stata investita da un’auto che non si è fermata. L’autista, poi rintracciato dai carabinieri, ha detto di essere stato vittima di un colpo di sonno e di non essersi accorto di avere centrato l’anziana.
Rispetto allo stesso periodo del 2011 gli eventi erano stati 347, con 55 vittime e 418 feriti. In 265 episodi su 461 (58%) le forze dell’ordine, grazie all’azione investigativa di ricerca e rintraccio dei pirati, sono riuscite a identificare i fuggitivi. Il dato però è in calo rispetto al primo semestre 2011, quando gli inquirenti avevano dato un volto al pirata nel 66% dei casi. Il 25,7% degli autori identificati, 68 su 265, era in stato di ebbrezza, tra questi il 13% (9 casi) è risultato positivo al narcotest. Se si considera che una buona parte dei pirati scoperti si è costituita in tempi successivi all’evento, e che per altri 196 (42%) la caccia non è finita, ”è da ritenere”, rileva l’Asaps, “che la presenza di alcol e stupefacenti sia in realtà molto più diffusa”. Stabile intorno al 7% l’assicurazione mancante o falsa, anche se non in tutti gli episodi e’ stato possibile stabilire con certezza questo aspetto.
Nel 30,6% degli eventi il pirata identificato è stato arrestato: si tratta di soggetti ai quali le forze di polizia arrivano genericamente da sole nella quasi immediatezza del sinistro. Le manette sono scattate 81 volte nel primo semestre 2012 e 77 nel medesimo periodo 2011 (+5%). Denunciato a piede libero invece il 69,4% degli autori. In questi casi la denuncia scatta per coloro che si presentano da soli, spesso consapevoli di essere ad un passo dall’identificazione, e che dunque evitano la custodia cautelare: i primi sei mesi 2012 hanno portato al deferimento di 184 persone, contro 153.
Il Report ha inoltre rilevato come la presenza degli stranieri segua una tendenza stabile. Nei primi sei mesi 2012 i conducenti immigrati o turisti che sono fuggiti dopo uno schianto sono stati 62, più del 2011 quando furono 54: pari al 23,4%, la stessa percentuale dello scorso anno. E cresce in modo costante il coinvolgimento attivo delle donne: quest’anno 34, contro le 21 del 2011. Si tratta del 12,8% degli autori noti, contro il 9,1% del primo semestre 2011, il 7,7% del 2010 e il 6,2% del 2009.
Le vittime anziane, ‘over 65’, sono state 65, il 14,1% del totale: nella rilevazione 2011 il bollettino si era fermato a 49. Incremento vistoso anche dei bambini, interessati in 74 episodi di pirateria (16,1% del totale eventi), nel 2011 erano stati 30. Le regioni più ‘piratate’: Lombardia con 86 episodi significativi, poi Veneto (45), Lazio e Campania (39), Puglia (38), Toscana (34), Emilia-Romagna (31).

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