Sonico, è morto anche il secondo centauro

Lorenzo Ruggeri, 26 anni, era ricoverato al Centro grandi ustionati di Brescia in condizioni disperate. Poche ore dopo l'incidente era deceduto l'amico Filippo Zani.

(red.) E’ morto anche Lorenzo Ruggeri, il secondo centauro rimasto ferito in un terribile incidente stradale avvenuto nel pomeriggio di domenica a Sonico, lungo la statale 42.
Prima di lui, dopo poche ora dallo schianto, era spirato l’amico Filippo Zani, che viaggiava a bordo delle motocicletta che ha preso fuoco.
Ruggeri era ricoverato nel Centro grandi ustionati di Parma, dove il giovane  di Bagnolo San Vito, nel Mantovano, stesso paese di Filippo, stava lottando fra la vita e la morte.
Si aggrava quindi il bilancio di quel pomeriggio di svago nel quale i due amici, il primo di 24 e il secondo di 26 anni, erano partiti dal Mantovano per una gita sulle due ruote. Non potevano sapere che ad attenderli c’era un così tragico destino. La passione per la motocicletta che li univa ora li lega  anche in questo drammatico frangente, per sempre.
Filippo Zani viaggiava sulla sua Aprilia 800, Lorenzo Ruggeri invece su una KTM. Il 24enne aveva perso il controllo della motocicletta che aveva urtato una macchina in transito dalla direzione opposta, prendendo fuoco. Ricoverato ad Esine il ragazzo è spirato poco dopo per le gravi lesioni riportate.
L’amico Lorenzo, che seguiva a breve distanza, era stato raggiunto dalle fiamme della Aprilia e il 26enne aveva riportato ustioni sull’80% del corpo. Dopo un primo ricovero a Brescia ne era stato disposto il trasferimento al Centro Grandi ustionati della cittadina emiliana, dove è poi sopraggiunto il decesso.
I funerali dei due amici centauri saranno celebrati nei prossimi giorni, insieme, nel campo da calcio della parrocchia di San Biagio di Bagnolo San Vito, il paese in cui i due amici vivevano.
Lorenzo Ruggeri, diplomato alla scuola agraria di San Benedetto Po, lavora nell’azienda agricola di famiglia in via Colombarotto. Filippo Zani lavorava invece alla Ecozani, smaltimento eternit, di via Colombarotto.

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