Anoressia e bulimia, una rete regionale per prevenire e curare

Il consiglio della Lombardia ha approvato all'unanimità il progetto di legge sui disturbi alimentari che introduce strumenti per il contrasto.

(red.) Il consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità il progetto di legge sui disturbi alimentari che introduce nuovi strumenti per il contrasto di patologie come l’anoressia e la bulimia. La relatrice del provvedimento è la vicepresidente della Commissione Sanità, Simona Tironi.

Il provvedimento discusso e votato in consiglio decide l’istituzione di una rete regionale per la prevenzione e la cura dei disturbi dell’alimentazione e prevede l’in ogni Asst interventi ambulatoriali per l’intercettazione precoce, la diagnosi e l’eventuale invio dei pazienti alle strutture più appropriate. Ci saranno inoltre aziende ospedaliere “specifiche” in cui costituire unità specialistiche per il trattamento, anche ospedaliero, di questi pazienti.

Negli ospedali, sarà prevista la creazione di équipe funzionali composte almeno da uno psichiatra, un neuro-psichiatra infantile, un medico internista, un dietologo, uno psicologo psicoterapeuta, un tecnico della riabilitazione psichiatrica, un dietista, un infermiere ed eventuali altri professionisti con formazione specifica in merito ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.

“I disturbi del comportamento alimentare rappresentano tra i giovani una delle principali cause di disabilità. Da oggi la Lombardia potrà contare su un ulteriore slancio del sistema organizzativo e sullo stanziamento di risorse importanti”, ha detto Floriano Massardi, vicecapogruppo delle Lega al Pirellone e firmatario del progetto di legge. “L’approvazione è il coronamento del percorso avviato da tempo e svolto di concerto, con una fitta e costante interlocuzione con i poli di eccellenza regionale specializzati nella cura dei disturbi del comportamento alimentare. Questa è la dimostrazione di come Regione Lombardia stia lavorando alacremente a tutto ciò che non attiene prettamente al Covid-19. I lombardi hanno bisogno di un’offerta di servizi trasversale e su questo ci stiamo impegnando”.
“La rete d’offerta”, continua Massardi, “che opera nell’ambito del contrasto ai disturbi alimentari vanta professionisti di eccellenza, pertanto le iniziative previste dalla legge e le importanti risorse appostate vanno nella direzione di liberare ulteriori energie positive. Il modello organizzativo lombardo, che esce rinforzato da questa iniziativa legislativa, mi auguro possa ispirare le altre regioni ma soprattutto possa accendere l’attenzione a livello governativo su una questione, come quella dei disturbi alimentari, ancora troppo ignorata”.

A favore del provvedimento hanno votato anche le opposizioni. “Il voto favorevole del Partito Democratico alla legge sui disturbi alimentari”, ha detto il consigliere regionale bresciano dle Pd, Gianni Girelli, “che introduce strumenti, azioni e misure per prevenire e curare i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, esprime l’attenzione verso un fenomeno complesso e difficile che riguarda, purtroppo, anche moltissimi adolescenti. Rimane però da chiedersi perché per definire la problematica si debba ricorrere ad un Progetto di leggee non pensare invece ad inserirla come capitolo nella riforma della legge regionale della Sanità, che dovremo affrontare nelle prossime settimane”.
“Non è infatti di poco conto ricondurre l’organizzazione di adeguati percorsi di presa in carico al sistema generale piuttosto che legarli ad una norma che, vista l’inadeguata dotazione finanziaria di 1 milione e mezzo, rischia di essere più un annuncio che una risposta ad un disagio”, continua Girelli.”Il voto favorevole è quindi legato più ad un impegno che ad una fiducia nel merito. Un’adesione responsabile affinché nella riforma della sanità venga ricompreso questo settore e perché si faccia un’analisi dei bisogni e dei fondi necessari. Non possiamo davvero permetterci di creare speranze e aspettative che poi potrebbero essere disattese”.

“Si tratta di un progetto di legge virtuoso e positivo che finalmente è arrivato in aula e che ho sottoscritto molto volentieri”, ha commentato Niccolò Carretta, consigliere regionale di Azione. “Il potenziamento della rete dei servizi a supporto di questi disturbi che stanno crescendo in misura molto importante è sicuramente un passo fondamentale per dare sostegno alle tante famiglie coinvolte. La necessita individuata è quella di monitorare maggiormente la fascia più colpita che, spesso, è rappresentata da giovani e giovanissimi”.

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