Dal 9 al 15 febbraio, regaliamo un farmaco per chi ne ha bisogno

La raccolta delle medicine da banco è in programma anche quest'anno con la collaborazione di 5 mila farmacie e di 20 mila volontari.

(red.) La Giornata di Raccolta del farmaco (Grf) organizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico, non si fermerà nel 2021 e, per il secondo anno consecutivo, durerà un’intera settimana (dal 9 al 15 febbraio). A causa della pandemia da Covid-19, quest’anno ancor di più che negli anni passati sarà chiesto ai cittadini di donare uno o più medicinali da banco per i più bisognosi.

L’edizione 2020 ha visto la donazione e la raccolta di 541.175 confezioni di medicinali (pari a un valore di 4.072.346 euro) e nel 2021 risulta fondamentale continuare questo trend positivo, ancor più tenendo conto dell’impatto che ha avuto l’attuale pandemia sulla popolazione più povera che spesso, in questi mesi, è stata ancor più in difficoltà vivendo sovente un aggravio della propria marginalità. Sarà possibile contribuire alla Grf nelle oltre 5 mila farmacie che aderiscono in tutta Italia, grazie al sostegno di oltre 17 mila farmacisti e più di 20 mila volontari.

“Assosalute è orgogliosa di partecipare anche nel 2021 alla Giornata di Raccolta del farmaco”, afferma Maurizio Chirieleison, presidente Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica, “e di contribuire alla realizzazione di un evento che, nonostante l’incertezza che caratterizza questo periodo, è ormai diventato un punto di riferimento annuale e un esempio di solidarietà a livello nazionale. I farmaci senza obbligo di ricetta rappresentano una soluzione efficace e semplice per risolvere i più comuni disturbi di salute, e Assosalute è lieta di sostenere anche quest’anno l’iniziativa del Banco Farmaceutico che promuove un principio fondamentale, ossia il diritto alla salute per tutti, nessuno escluso”.

“Gli effetti della pandemia sono drammatici”, ha commentato Chirieleison, “nel 2020, 434.000 persone indigenti hanno avuto bisogno di medicinali ma non hanno potuto acquistarli per mancanza di risorse economiche, una situazione peggiorata dal Covid-19. Per questo motivo è fondamentale che, tutti coloro che ne hanno la possibilità, contribuiscano in modo concreto”.

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