Green pass, obbligatorio a scuola e nelle Rsa

Chiunque entra in una scuola o in un'università, compresi i genitori, dovrà esibire il certificato verde. E dovrà farlo anche chi, per motivi diversi, deve accedere alle Rsa.

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(red.) Via libera del Consiglio dei ministri all’estensione dell’obbligo del Green pass per i lavoratori nel settore della scuola, dell’università e delle Rsa.  

A Brescia, il Comune aveva già annunciato, nei giorni scorsi, l’obbligo della certificazione verde per tutti i lavoratori del comparto scuola, compresi gli addetti al servizio mensa.

Ciò significa che chiunque entra in una scuola o in un’università, compresi i genitori, dovrà esibire il Green pass e, a partire dal 10 di ottobre, tutti coloro che accederanno per servizio o lavoro ad una Residenza sanitaria assistita dovranno essere vaccinati.

A vigilare che chiunque acceda nelle scuole abbia il pass saranno i dirigenti delle istituzioni scolastiche ma anche i datori di lavoro. Previste sanzioni da 400 a mille euro sia per chi non ha il pass sia per i dirigenti e i datori di lavoro ai quali sono demandati i controlli. Il decreto introduce invece l’obbligo vaccinale per coloro che per motivi di lavoro devono accedere alle Rsa, anche se dipendenti di ditte esterne: scatterà dal 10 di ottobre e prevede, in caso non si abbia il pass, la sospensione della prestazione lavorativa e dunque dello stipendio. Anche in questo caso i controlli spettano ai dirigenti delle strutture sanitarie e ai datori di lavoro.

Il governo ha dichiarato d voler procedere gradualmente all’ estensione dell’obbligo del certificato verde, a partire dai lavoratori di quelle attività al chiuso dove è già previsto per i clienti l’obbligo della certificazione: ristoranti e bar, musei, cinema e teatri, eventi e competizioni sportive, piscine, palestre, centri benessere e termali, parchi tematici e di divertimento, convegni, sale gioco, bingo e casino, concorsi pubblici, centri culturali, sociali e ricreativi, treni, navi, aerei e bus a lunga percorrenza o che attraversano più regioni.

Il governo ha dato parere favorevole all’odg di FdI sulle cartelle esattoriali e poco dopo l’Aula della Camera ha dato il suo via libera, ampio e trasversale: i voti a favore sono 326, 7 contrari e 9 astenuti (i deputati di Leu).

Il tema è stato al centro di una lunga mediazione tra il governo e le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, che ha portato a un’intesa con il conseguente ritiro da parte di FdI dell’emendamento analogo per trasformarlo in odg. Intesa che ha fatto sì che la Lega, dopo che il governo ha accolto diversi odg leghisti in tema di green pass, abbia deciso di votare a favore del provvedimento.

Tamponi salivari molecolari a studenti anche a Brescia la prossima settimana

Mercoledì i leghisti erano intenzionati a sostenere l’emendamento di FdI. Poi la mediazione e l’accordo raggiunto, con l’impegno dell’esecutivo. Tanto che anche FdI ha deciso di ritirare l’emendamento, che non è stato quindi messo in votazione.

La sottosegretaria Debora Bergamini ha spiegato in Aula: “Non c’è l’assenza di volontà politica ma un problema di copertura economica”. Poco prima il capogruppo della Lega, Riccardo Molinari, in una nota spiegava: “Grazie alla trattativa di queste ore portata avanti dalla Lega, il governo si impegna a prorogare ulteriormente i termini delle notifiche delle cartelle esattoriali riferite al periodo relativo all’emergenza della pandemia. Impegno esteso anche a sospendere gli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati dall’agente della riscossione. Un aiuto concreto per permettere a milioni di italiani di uscire dalla crisi”.

“La Lega è soddisfatta perché, dopo un confronto costruttivo, è riuscita a ottenere dal governo alcuni impegni importanti, confermati in sede di accoglimento di ordini del giorno e che saranno inseriti nei prossimi provvedimenti. Si tratta, tra le altre cose, di milioni di euro per tamponi a prezzo simbolico per i minorenni e le famiglie in difficoltà, estensione della validità a 72 ore del tampone molecolare, il riconoscimento del tampone salivare rapido, il risarcimento per eventuali danni da vaccino, l’esclusione di obblighi estesi e generalizzati, ad esempio per l’utilizzo dei mezzi pubblici. Un altro passaggio importante riguarda rinvio, rateizzazione e rottamazione delle cartelle esattoriali”.

“Il green pass sta funzionando, noi siamo per fare marce avanti e non indietro” afferma da patte sua Enrico Letta “Ho l’impressione che si stia scherzando col fuoco. Servono certezze e determinazione, non si possono accettare ambiguità. Chiedo al governo di tener conto del giudizio della maggioranza degli italiani, di andare avanti nell’estensione del green pass nel pubblico e nel privato, a partire dall’estensione a livello nazionale della norma che la Toscana ha lanciato sull’estensione obbligatoria al personale sanitario”.

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