Vaccini, “pressing” del Governo sugli under 19

"Corsia preferenziale " per i giovani nella fascia 12-18. Nel bresciano la soglia dei giovanissimi che si è già vaccinata o che si è prenotata arriva al 75%.

(red.) A partire dal 16 agosto tutti i ragazzi tra i 12 e i 18 anni potranno vaccinarsi senza dover prenotare. È quanto scrive il Commissario per l’Emergenza Francesco Figliuolo in una lettera indirizzata alle Regioni con la quale chiede di “predisporre corsie preferenziali per l’ammissione alle somministrazioni dei cittadini” in questa fascia d’età, “anche senza preventiva prenotazione”.
Al momento per gli under 18 è autorizzata la somministrazione solo di Pfizer o Moderna.

Ma quanti sono i giovanissimi non ancora vaccinati? In base ai dati sul sito del governo, i ragazzi tra i 12 e i 19 anni sono complessivamente 4.627.514 di cui 2.322.000 hanno tra 16 e 19 anni e 2.305.514 tra 12 e 15.
Ad oggi, hanno completato il ciclo vaccinale 1.087.646 ai quali vanno però aggiunti 1.898.333 ragazzi che hanno già fatto la prima dose e completeranno il ciclo entro la fine di agosto. Significa che a inizio settembre saranno immuni quasi 3 milioni di under 19 e dunque ne restano da recuperare poco più di 1,6 milioni.

In Lombardia l’obbiettivo dichiarato è quello di raggiungere la copertura vaccinale (con almeno la prima dose) degli under 19 al 60% entro l’inizio del nuovo anno scolastico.
A Brescia questa soglia è già superata poichè, ad avere aderito alla campagna vaccinale, è quasi il 75% dei ragazzi: su 90.455 giovani tra i 12 e i 19 anni, ad aver già effettuato la prima dose sono in 49.174.  A questi si aggiungono coloro che si sono prenotati (18.642 persone), il che porta il totale (fra già vaccinati con una dose e in attesa di farlo) al 75%. Mancano ancora all’appello 22mila giovani circa che potrebbero però essere “raggiunti” entro l’inizio dell’anno scolastico, dopo le ferie di agosto.

vaccino ragazzi

La campagna vaccinale, scrive il generale, “si sta sviluppando nei termini pianificati che vedono il progressivo raggiungimento degli obiettivi previsti per l’immunizzazione delle classi prioritarie, dei cittadini maggiormente vulnerabili e fragili”. Per questo, aggiunge, e con l’obiettivo di “dare impulso” alla vaccinazione dei più giovani in vista della riapertura delle scuole a settembre, si chiede alle Regioni di organizzare le somministrazioni per i 12-18enni predisponendo “corsie preferenziali” e “senza preventiva somministrazione”.

Massimo Galli, direttore della clinica di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ha sostenuto che “il vaccino per gli under 12 è fondamentale perché, con la riapertura delle scuole, la diffusione fra i bambini fa da elemento di diffusione incoercibile. In altre parole, senza aver vaccinato tutta la popolazione, bambini compresi, la possibilità di contenere il fenomeno diventa complicata”.
L’immunizzazione, ha ricordato Galli, è fondamentale a tutte le età. “I 50enni che ancora non si sono vaccinati bisogna convincerli dicendo loro che se si aspetta di scamparla grazie al vaccino degli altri, con la variante Delta in circolazione possono lasciar perdere questa speranza. Infatti, è talmente diffusiva che può raggiungere anche persone che hanno attorno molti vaccinati”.

 

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