Coronavirus a Brescia, nuove regole per la quarantena dei bambini

Dal 27 maggio i contatti di un caso positivo isolati 10 giorni (non 14) ed è sufficiente qualsiasi tampone (anche rapido).

(red.) Questi dei primi di giugno sono gli ultimi giorni di apertura delle scuole anche nel bresciano, aldilà di quanti dovranno sostenere gli esami di terza media e della maturità. Ma è stato lanciato un allarme, riportato da Bresciaoggi, sul fronte del contagio da coronavirus. Infatti, dallo scorso 27 maggio, come scrive il quotidiano, sono cambiate le regole per quanto riguarda il settore scolastico tra quarantena e ritorno in classe. E’ vero che le lezioni sono ormai agli sgoccioli, ma gli asili continuano le attività fino alla fine di giugno e senza dimenticare i numerosi grest e centri estivi in provincia.

Le nuove regole dell’Ats di Brescia, molto più morbide, prevedono che in caso di contatto con un positivo al Covid-19 gli studenti possano fare solo dieci giorni di quarantena fiduciaria e non quattordici come era fino a quel momento. E prima del rientro sarà sufficiente sottoporsi a un tampone di qualsiasi tipo, anche rapido che in pochi minuti può dare il risultato.

Quale è il problema? E che i pediatri sono critici, ritenendo che invece serva un tampone molecolare (tra l’altro gratuito rispetto a quello rapido a pagamento) e il fatto che lo stesso test, se rapido, sia almeno di terza generazione. E già molti medici dei bambini si dicono pronti a non rilasciare alcun certificato medico di ritorno alle attività.

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