Vaccino anti-covid in Lombardia, niente centri di massa per richiami in autunno

Si studierà una strategia diversa. Intanto in regione la prossima settimana si arriverà a 6 milioni di dosi inoculate.

(red.) Nella giornata di ieri, venerdì 28 maggio, mentre il commissario straordinario all’emergenza Francesco Figliuolo annunciava che da giovedì 3 giugno può partire la campagna di vaccinazione ancora più di massa, senza alcuna distinzione di età, in Lombardia ci si confrontava anche con un altro tema, in particolare sulla possibile terza dose e sui richiami a partire dal prossimo autunno. Il tema è emerso anche in occasione di un incontro pubblico e si è parlato del fatto che proprio i richiami non dovrebbero più essere effettuati all’interno dei centri massivi, ma in luoghi più prossimi ai cittadini interessati. Questo vuol dire, per esempio, che il Brixia Forum che alla fine di agosto dovrà essere restituito alla Camera di Commercio, non potrà essere impiegato per altre inoculazioni.

Di conseguenza, come riporta Bresciaoggi che segnala questa situazione, si valuterà una nuova strategia. Dalla Regione Lombardia emerge anche un programma, al quale si sta lavorando, per consentire le vaccinazioni anche ai giovani dai 12 ai 15 anni, mentre il governatore Attilio Fontana ha annunciato un progetto con il Centro malattie infettive per individuare nuove varianti e di fatto prepararsi a possibili future nuove pandemie. E per quanto riguarda l’adesione al momento alla campagna di vaccinazione “per la fascia 30-39 anni in poco più di 24 ore hanno aderito oltre 360 mila persone – ha detto Fontana – alle quali vanno aggiunti tutti coloro che appartengono alle categorie prioritarie individuate dal ministero della Salute e che portano a superare il mezzo milione di prenotati per quel target”.

Nel frattempo in Lombardia si sono raggiunte le oltre 5,6 milioni di dosi somministrate e in vista di arrivare a 6 milioni la prossima settimana. “Si tratta di una percentuale di adesione sulla popolazione vaccinabile molto elevata. Infatti in Lombardia – ha detto la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti – su una platea complessiva di 8.554.100 cittadini, già il 66% ha prenotato la somministrazione e il 45% ha ricevuto la prima dose, per una percentuale di somministrato su adesione del 67%. Regione Lombardia sarà in grado di raggiungere la media di 100 mila somministrazioni al giorno dalla metà di giugno, sulla base della programmazione fornitaci dalla struttura commissariale del generale Figliuolo. Questo ci consentirebbe di vaccinare, almeno con la prima dose, tutti i cittadini lombardi che ne hanno diritto e aderenti entro la fine di luglio”. Per quanto riguarda la nostra provincia di Brescia, al momento oltre il 43% della popolazione ha ricevuto almeno la prima dose.

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