Coronavirus, dal 21 giugno tutti in “bianco”. Da martedì 1 anche al chiuso

Da martedì si può tornare a consumare nei bar e ristoranti anche al chiuso. Dal 21 giugno via le mascherine?

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(red.) Tutta Italia in “zona bianca”, quella con la mascherina e distanziamento come uniche restrizioni da adottare, a partire dal 21 giugno. E quello stesso giorno anche la possibilità di togliere la mascherina nei luoghi all’aperto. Questi sono alcuni degli elementi emersi nella giornata di ieri, venerdì 28 maggio, nel momento in cui il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità hanno presentato il consueto monitoraggio settimanale sul fronte della curva del contagio. Dal punto di vista dei tempi, le prime tre regioni che hanno i dati migliori passeranno alla zona bianca già da lunedì 31 maggio, mentre per altre il momento sarà quello di una settimana successiva, dal 7 giugno.

Altre ancora dal 14, compresa la nostra regione Lombardia e infine dal 21 tutta l’Italia potrebbe essere “bianca”, quindi, tra le altre cose, senza coprifuoco e con tutte le riaperture possibili tranne, per il momento, le discoteche. L’altra questione riguarda le mascherine e il fatto che, secondo gli esperti, proprio all’inizio dell’estate – per ora il 21 giugno è una data indicativa – si potranno non indossare almeno all’aperto. Tuttavia, c’è un’indicazione del Comitato tecnico scientifico di usarla restando seduti a tavola al ristorante al chiuso e liberarsene solo al momento di mangiare. E questo perché, dicono dallo stesso Cts, gli spazi chiusi favoriscono la trasmissione del virus.

Nel frattempo si stanno moltiplicando le prenotazioni per le gite fuori porta, i pranzi e le cene in vista di mercoledì 2 giugno, festa della Repubblica. Ma già il giorno precedente, da martedì 1, si potrà tornare a fare pranzi e cene anche negli spazi al chiuso e tornare a bere il caffé al bancone. Un’attesa soprattutto per le regioni del nord Italia, Lombardia compresa (qui ci sono 22 mila attività nella ristorazione) dopo un mese, quello di maggio, che dal punto di vista meteorologico non è stato positivo e non ha di certo favorito quanti non hanno spazi all’aperto, gli unici per ora ammessi.

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