Riaperture e coprifuoco, il Governo non decide prima del 17 maggio

La settimana prossima il "tagliando" alle misure anti-contagio. E venerdì 21 dati più precisi sul monitoraggio.

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(red.) In molti speravano già dal prossimo lunedì 17 maggio di poter restare almeno un’ora in più la sera con la modifica del coprifuoco o la concessione di qualche riapertura in più, in anticipo rispetto ai tempi previsti, già da quella settimana. Invece, niente da fare: la cabina di regia politica che dovrà decidere su questo non si terrà venerdì 14, come si pensava, ma proprio lunedì 17. Di conseguenza, eventuali modifiche al coprifuoco e alle riaperture saranno stabilite solo nei giorni successivi. Proprio il 17 maggio sarà il giorno del tanto richiesto “tagliando” alle misure anti-contagio per capire quali concessioni in più poter prendersi.

In ogni caso, sembra accertato che il coprifuoco non sarà rimosso, ma solo spostato di un’ora, alle 23 rispetto alle attuali 22, ma ancora non si sa a partire da quando. E’ emerso come i dati del monitoraggio che saranno presentati, come di consueto, anche venerdì 14 maggio non siano sufficienti per capire in pieno quanto abbiano influito le riaperture dal 26 aprile e probabilmente si dovrà attendere il 21 maggio per avere indicazioni migliori. Nel frattempo, sul fronte delle riaperture e del coprifuoco, il centro destra ha deciso di presentare una mozione con cui chiedere di rivedere il prima possibile le decisioni.

Ma al centro non ci sono solo l’orario di ritorno a casa e le riaperture. Infatti, il Governo con le regioni sta anche valutando la modifica dei parametri per la “colorazione” delle fasce. Le regioni stesse chiedono che non venga più usato il classico Rt di contagio che tiene conto di dati passati, ma di quelli attuali sulla presenza negli ospedali e nelle terapie intensive. Quindi, ad alto rischio in caso di superamento del 20% in rianimazione e del 30% in quelli ordinari e definire tre fasce di incidenza, di cui la più alta a 150 casi ogni 100 mila abitanti.

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