Vaccino anti-Covid, proposta: rinvio del richiamo Pfizer per dare più prime dosi

Questo consentirebbe di velocizzare la campagna per i 70-79enni. Chi più avanti nelle vaccinazioni riapre prima.

(red.) Nei giorni precedenti a sabato 10 aprile lo aveva già anticipato il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa: le riaperture in questo periodo ancora di emergenza pandemica dipenderanno da quanto si è in grado di vaccinare. Quindi, di fatto, le regioni più avanti nella campagna di somministrazione potranno permettersi di riaprire prima delle altre. Per questo motivo si cerca di dare una nuova accelerata alla campagna di inoculazione partendo, come ha chiesto lo stesso premier, di immunizzare prima di tutti gli over 60 e fragili, poi il resto della popolazione.

In questo senso è attesa la direttiva del commissario straordinario alla campagna di vaccinazione, il generale Francesco Figliuolo, da diramare alle regioni con le varie indicazioni da rispettare. Ma il problema resta sempre quello della penuria di dosi lamentata da tutte le regioni. Ecco, quindi, la proposta suffragata anche dagli esperti: chi ha fatto la prima dose del vaccino con Pfizer, potrà aspettare anche fino a 42 giorni (rispetto agli attuali previsti 21) per farsi somministrare anche il richiamo. Questo lo sottolinea anche il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli che fa parte del Comitato tecnico scientifico.

Tuttavia, questa pratica si potrebbe adottare per le persone sane, non per le più fragili. In ogni caso, posticipare il richiamo consentirebbe di vaccinare, già in questo mese di aprile, 2 milioni di persone in più alle 6,7 milioni previste al momento. In attesa della direttiva del commissario, l’indicazione è comunque quella di somministrare almeno la prima dose ai 70-79enni che a livello nazionale rappresentano solo il 16%. E i risultati, soprattutto sull’indice di mortalità, si stanno avendo sul terzo degli over 80 che sono stati immunizzati. E per ovviare alle criticità connesse al vaccino di AstraZeneca, non è escluso che come richiamo, compatibilmente con le dosi, si possa impiegare un altro vaccino.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.