Vaccino AstraZeneca, altri problemi anche in Gran Bretagna

Come hanno già fatto la Francia e la Germania, anche il governo di Londra potrebbe fissare un limite d’età al di sotto del quale preferire un altro prodotto.

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(red.) Non diminuiscono i problemi per il vaccino AstraZeneca. Da questo martedì 6 aprile anche in Gran Bretagna – dov’è sempre stata difesa la sicurezza del vaccino – si preparano limitazioni per la sua distribuzione.
Il governo di Londra ha annunciato di aver registrato 30 casi di una rara forma di trombosi legata all’inoculamento del vaccino anglo-svedese, di cui 7 mortali, su 18,1 milioni di persone vaccinate. La Gran Bretagna potrebbe fissare un limite d’età al di sotto del quale preferire un altro prodotto.
Una analoga decisione è già stata presa il 18 marzo dalla Francia, che riserva il vaccino agli ultra 55enni e il 30 marzo dalla Germania che lo distribuisce solo a chi ha più di 60 anni. Domenica l’Olanda ha sospeso del tutto AstraZeneca. Mentre l’Agenzia del farmaco italiana (Aifa) potrebbe fare una scelta simile, dopo la segnalazione di 13 casi sospetti di trombosi.
I casi di trombosi venosa cerebrale legata a un calo delle piastrine e a un aumento della proteina d-dimero sono concentrati fra i vaccinati al di sotto dei 60 anni, soprattutto donne, tra i 4 e i 16 giorni dopo l’iniezione. Con AstraZeneca in Europa su 9,2 milioni di vaccinati ci sono stati 62 casi di trombosi con 14 morti.

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