Coronavirus in Italia, Rt a 0,98. Lombardia a 0,92 e 258 casi per 100 mila abitanti

Sono aumentate da 12 a 14 le regioni che hanno superato la soglia critica di occupazione delle terapie intensive.

(red.) L’indice di contagio Rt nazionale è sceso al di sotto dell’1 – siamo a 0,98 – nella settimana dal 22 al 28 marzo e con dati aggiornati al 31 marzo, ma l’incidenza settimanale dei nuovi casi resta ancora alta e sale la pressione sugli ospedali, in particolare le terapie intensive. Questa è la sintesi del consueto monitoraggio del venerdì presentato anche ieri, 2 aprile, dall’Istituto Superiore di Sanità. “L’incidenza è molto elevata e ben lontana dalla soglia di 50 casi per 100.000 per settimana, la sua lenta decrescita ed il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri non consentono una riduzione delle attuali misure di restrizione. Si ribadisce – si legge nel monitoraggio – anche alla luce della predominanza di varianti virali a maggiore trasmissibilità, la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità.

Per la seconda settimana consecutiva l’incidenza diminuisce leggermente rispetto alla settimana precedente (232,74 per 100.000 abitanti (dal 22 al 28 marzo) contro i 240,3 per 100.000 abitanti (dal 15 al 21 marzo). L’incidenza, comunque, resta elevata e ancora lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. Nel periodo 10-23 marzo l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,98 (range 0,87-1,11), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e appena sotto l’uno. Complessivamente il rischio epidemico si mantiene a livelli elevati con sei Regioni che hanno un livello di rischio alto.

Tredici Regioni e province autonome (tra cui la Lombardia che ha un Rt di 0,92, ndr) hanno una classificazione di rischio moderato (di cui sette ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e una regione e una Provincia Autonoma che hanno una classificazione di rischio basso. Undici Regioni e province autonome hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Rimane alto il numero di Regioni e province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (sono 14 contro le 12 della settimana precedente).

Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in aumento e sopra la soglia critica (41% contro 39% della scorsa settimana). Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è ancora in aumento da 3.546 (del 23 marzo) a 3.716 (del 30 marzo). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è anche in aumento e sopra la soglia critica (44%) con un aumento nel numero di persone ricoverate in queste aree: da 28.428 (23 marzo) a 29.231 (30 marzo). In diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione e la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in aumento, ma è in diminuzione il numero di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi.

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