Vaccino anti-Covid, in campo anche i farmacisti. Dal 16 aprile Johnson&Johnson

Ieri il ministro Speranza ha firmato l'accordo per le farmacie. Premier Draghi: immunità di gregge entro luglio.

(red.) L’arrivo delle dosi di vaccino di Johnson&Johnson in Italia a partire dal 16 aprile, l’immunità di gregge da poter raggiungere nel nostro Paese entro luglio e la possibilità di vaccinarsi contro il Covid-19 anche all’interno delle farmacie che aderiranno. Sono gli elementi di novità in questa campagna di somministrazione che si sta cercando di accelerare a livello nazionale ed emersi ieri, lunedì 29 marzo, anche dal vertice in videoconferenza tra il presidente del Consiglio Mario Draghi con i ministri alla Salute Roberto Speranza e alle Autonomie Mariastella Gelmini e le regioni. Per quanto riguarda proprio la campagna di vaccinazione, è atteso l’arrivo, come detto, del prodotto di Johnson&Johnson che ha bisogno di essere somministrato in una sola dose e, provenendo dalla multinazionale americana, dovrebbe essere consegnato in 7,3 milioni di dosi entro giugno.

Mentre, insieme agli altri lotti che saranno disponibili, si dovrebbe riuscire ad arrivare all’immunità di gregge, appunto, entro luglio. E l’obiettivo di arrivare a 500 mila vaccinazioni al giorno tra aprile e maggio, secondo il premier Draghi, “non è poi così lontano”. L’altra novità importante riguarda la possibilità che, oltre ai sanitari già attivati da tempo, anche i farmacisti potranno somministrare le dosi. Su questo fronte ieri, lunedì, il ministro Speranza ha firmato un accordo per un protocollo d’intesa tra le regioni e le farmacie. L’accordo prevede che siano le aziende sanitarie locali a fornire il siero, mentre la somministrazione nelle farmacie sarà eseguita proprio dai farmacisti che riceveranno 6 euro per ogni dose, ma comunque dopo aver seguito un corso di formazione.

Le stesse farmacie dovranno stabilire le modalità di prenotazione, mantenendo però i criteri di priorità stabiliti dal Governo ed escludendo la possibilità che si possano vaccinare i fragili. Il vaccino, come si legge nell’accordo, potrà essere somministrato esclusivamente previa acquisizione del consenso informato attraverso la compilazione della scheda per la valutazione dell’idoneità o inidoneità del soggetto a sottoporsi alla vaccinazione e spetterà alle Aziende sanitarie locali l’onere della distribuzione delle dosi vaccinali alle farmacie aderenti alla campagna. Il protocollo prevede l’utilizzo di adeguati dispositivi di protezione per il farmacista.

Per quanto riguarda il cittadino, questo deve fornire ogni utile informazione ai fini della corretta compilazione del consenso informato, non deve avere avuto negli ultimi 14 giorni contatti stretti con persone affette da Covid-19, non deve avere una temperatura superiore a 37,5 gradi, non deve avere sintomatologia compatibile con Covid-19, non deve essere positivo a test per il coronavirus. Dopo la vaccinazione, il soggetto dovrà sostare in area monitoraggio della farmacia per 15 minuti. Il farmacista sorveglierà e fornirà un supporto di emergenza in caso di reazione anafilattica dovuta alla vaccinazione, avvisando il pronto soccorso 118. I dati relativi alla vaccinazione verranno inseriti nel sistema informatico e il farmacista fornirà al cittadino un’attestazione. Le farmacie che aderiranno dovranno avere un accesso regolamentato, mantenere adeguati livelli di filtrazione degli impianti di areazione e un ambiente dedicato alla vaccinazione o separato rispetto alla farmacia stessa.

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