Coronavirus, “Lombardia rossa fino a Pasqua”. Altri 17 morti nel bresciano

I dati dell'incidenza dei casi sono ancora alti per tornare in arancione. In provincia oltre 3.900 vittime dall'inizio.

(red.) Una notizia sull’evoluzione del contagio da nuovo coronavirus in questo periodo di terza ondata di fine marzo è arrivata di fatto ieri, mercoledì 24, dalla Regione Lombardia. Durante un’audizione in Commissione Sanità il direttore generale del Welfare Giovanni Pavesi ha indicato come proprio la Lombardia dovrebbe restare in zona rossa anche la prossima settimana, quindi fino a Pasqua, compreso il periodo in cui dal 3 al 5 aprile (fino a Pasquetta) tutta l’Italia avrà misure da zona rossa.

Nel bresciano, provincia che ha anticipato tutte le altre nel territorio regionale per quanto riguarda la terza ondata, attualmente l’incidenza è di 416 casi ogni 100 mila abitanti, anche se l’indice di contagio Rt è calato sotto l’1, precisamente a 0,83. Ma anche i dati regionali si mantengono ancora alti, sui 299 casi ogni 100 mila abitanti che vuol dire ancora al di sopra dei 250 e quindi ancora zona rossa. Ma la conferma arriverà domani, venerdì 26 marzo, in occasione del consueto monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità con il Ministero della Salute.

Nel frattempo, tra i 110 purtroppo deceduti registrati ieri in Lombardia (oltre 30 mila dall’inizio della pandemia) ci sono anche 17 bresciani che hanno perso la vita dal 3 al 23 marzo. Tra loro ci sono quattro decessi di Brescia città, due di Montichiari e due di Gavardo. Dall’inizio dell’emergenza pandemica sono 3.930 le vittime da Covid (secondo i dati ufficiali) nel bresciano.

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