Vaccino anti-Covid, turni straordinari e anche farmacie per ridurre i ritardi

Si aggiungono elementi al piano nazionale di vaccinazione dopo gli imprevisti, compreso lo stop ad AstraZeneca.

(red.) La campagna di vaccinazione anti-Covid in tutta Italia aveva assunto i contorni del piano sviluppato dal commissario all’emergenza, il generale Francesco Figliuolo. Ma è chiaro che di fronte agli imprevisti, come la mancanza di dosi o altri episodi, si debba procedere in altro modo. E l’ultima notizia improvvisa, con lo stop alla somministrazione delle dosi di AstraZeneca – oggi, giovedì 18 marzo, si attende una decisione dell’Ema – ha di nuovo cambiato il piano.

Per questo motivo c’è l’ipotesi, con la volontà di ridurre i ritardi, di turni di lavoro straordinari per gli addetti alle vaccinazioni e che quindi sarebbero impiegati anche il sabato e la domenica nelle regioni dove finora non accadeva. E nella stessa strategia si sta valutando di coinvolgere anche le farmacie come primo punto di approdo per molti cittadini che vorranno vaccinarsi. Nel frattempo è stato siglato il protocollo per consentire agli odontoiatri di somministrare le dosi nei centri vaccinali già individuati.

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