“Caro Draghi…” Del Bono chiede per Brescia “priorità nella distribuzione dei vaccini”

Il sindaco della città ha scritto al presidente del Consiglio: "Le nostre Terre si attendono una diversa velocità nella somministrazione che va troppo a rilento".

(red.) In una lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi – inviata oggi,  lunedì 15 febbraio – il sindaco di Brescia Emilio Bel Bono chiede un occhio di riguardo e di attenzione, peraltro doverosa, anche per i “territori dove il virus corre di più e dove ha segnato maggiormente la popolazione in termini di dolore, sofferenza e decessi.”

Le scrivo per la grande fiducia e la stima che la mia comunità ripone in Lei”, sono le parole di Del Bono. “Brescia e la sua Provincia hanno pagato un grandissimo prezzo durante questo lungo anno di pandemia . Brescia ha subito più di altri territori, con Bergamo, la sofferenza incalcolabile della prima ondata nella primavera del 2020. Migliaia di nostri concittadini ci hanno lasciato (oltre quattromila nella nostra Provincia), spesso nella solitudine e senza il conforto dei propri famigliari”.

“Il nostro Ospedale cittadino a primavera 2020 è stata la struttura sanitaria che ha ospitato più malati Covid in Europa”, prosegue il sindaco. “Purtroppo, questa primavera vede di nuovo la Provincia di Brescia come uno degli epicentri della terza ondata, con numeri poco inferiori ai 600 casi per 100.000 abitanti e con un tasso di positività superiore al 15%.L’andamento del contagio è senza freno e la saturazione dei posti nelle terapie intensive dei nostri ospedali sfiora il 90%. Il nostro personale medico e sanitario è allo stremo. La nostra comunità è smarrita e spossata”.

“Per questo”, si legge ancora nella lettera, “ritengo di sottoporLe la richiesta di tenere conto nelle priorità della distribuzione dei vaccini oltre che delle fasce d’età, dei servizi pubblici e dei cronici anche dei territori dove il virus corre di più e dove ha segnato maggiormente la popolazione in termini di dolore, sofferenza e decessi. In sostanza, le nostre Terre si attendono una diversa velocità nella somministrazione dei vaccini che va molto a rilento, troppo a rilento. Si attendono una campagna straordinaria, giustificata dalla dimensione del contagio nella nostra Provincia, in relazione al numero degli abitanti”.

“Colgo altresì“, conclude Del Bono, “l’occasione per invitarLa nella nostra città. Sarebbe di grande conforto averLa tra noi, come segno di vicinanza della nostra Repubblica e del nostro Stato, così fortemente voluto da Brescia, tanto da essere insignita della medaglia d’oro al Risorgimento come Leonessa d’Italia. Certi di trovare in Lei un interlocutore attento, aspettiamo, fiduciosi, buone notizie. Ne abbiamo bisogno”.

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