Coronavirus in Italia, si lavora al nuovo dpcm: sarà in vigore fino a Pasqua

Ieri il ministro Speranza in Parlamento per presentare le basi. La variante inglese diventerà prevalente.

(red.) Questi intorno a giovedì 25 febbraio sono giorni in cui il Governo, d’intesa con gli enti locali, è chiamato a definire le misure che faranno parte del nuovo decreto del presidente del Consiglio a partire dal 6 marzo, quindi dal giorno successivo alla scadenza dell’attuale dpcm. E già si stanno anticipando una serie di restrizioni che saranno portate avanti. Le ha annunciate ieri, mercoledì 24, il ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo prima al Senato e poi alla Camera comunicando la decisione del Governo.

A partire dal fatto che il nuovo dpcm sarà in vigore proprio dal 6 marzo e fino al prossimo 6 aprile, quindi comprese Pasqua e Pasquetta. Ad allarmare c’è soprattutto la variante inglese che, secondo gli esperti, nell’arco delle prossime settimane in Italia diventerà prevalente e soppianterà il ceppo originale. Questo vuol dire maggiore diffusione e rischi di contagio che probabilmente porteranno l’indice di contagio Rt sopra l’1 nelle prossime settimane. Per questo motivo lo stesso ministro ha già annunciato che le misure di restrizione andranno avanti, a partire da cinema, teatri e palestre che dovranno ancora restare chiusi.

Nel frattempo è entrato in vigore il divieto di spostamento tra regioni prolungato fino al 27 marzo, mentre oggi, giovedì 25, lo stesso ministro Speranza con quella alle Autonomie Mariastella Gelmini incontreranno in videoconferenza i rappresentanti delle Regioni, province autonome e Comuni per condividere la necessità di continuare con le misure anti-contagio fino a Pasqua. E domani, venerdì 26 febbraio, si attendono come di consueto anche i dati del monitoraggio della settimana da parte dell’Istituto Superiore di Sanità per capire la situazione e con il rischio che diverse regioni o altri enti locali debbano cambiare “colore” per l’aggravarsi della situazione di rischio.

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